Migranti incitati dalla sinistra bruciano il centro rimpatri

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By V gennaio 24, 2025 17:45

Migranti incitati dalla sinistra bruciano il centro rimpatri

Nuove Proteste e Scontri al CPR di Gradisca d’Isonzo: È Ora di Militarizzare!

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Ancora una volta, il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Gradisca d’Isonzo è stato teatro di violenze inaudite da parte di migranti clandestini. Lunedì, dopo che un immigrato ha tentato una fuga arrampicandosi sul tetto e cadendo, si sono scatenate proteste selvagge. Gli scontri sono ripresi giorni dopo con un livello di violenza e distruzione che sfida ogni comprensione, causando danni significativi agli impianti idraulici ed elettrici.

Circa trenta migranti, più che ospiti, veri e propri teppisti, hanno occupato il tetto, protestando contro condizioni che loro stessi hanno contribuito a degradare con atti vandalici e incendi dolosi. La situazione è esplosa martedì 21 gennaio, con una rivolta vera e propria, dove sono stati appiccati vari fuochi, mettendo a rischio la vita di chiunque fosse nei paraggi.

Le forze dell’ordine, costrette a intervenire in tenuta antisommossa, hanno dovuto affrontare una pioggia di oggetti lanciati dai migranti violenti. Polizia, carabinieri e finanzieri sono stati bersagliati mentre tentavano di riportare l’ordine. Un video diffuso dai cosiddetti “No Cpr”, gruppi di teppisti che fomentano e organizzano la violenza, mostra i finanzieri costretti a usare la forza per bloccare chi si rifiutava di rientrare dopo aver contribuito alla distruzione della struttura. A questi criminali fanno portare anche i telefoni dentro strutture dove dovrebbero stare come in carcere.

Le associazioni che difendono questi criminali denunciano abusi, ma chi difende le forze dell’ordine e i cittadini italiani dalle violenze? Parlano di pestaggi, ma ignorano le aggressioni ai nostri agenti, nove dei quali sono rimasti feriti durante questi scontri. Secondo i sindacati di polizia, i poliziotti sono stati colpiti da oggetti contundenti mentre cercavano di proteggere i pompieri dalla sassaiola.

Maurizio Ferrara, segretario generale di Fsp del Veneto, ha chiaramente affermato: “La situazione non è più sostenibile. L’intero impianto di sicurezza del Cpr va ripensato, non è più possibile continuare a lavorare con impianti di videosorveglianza non funzionanti e con numeri di stranieri trattenuti spesso tre volte maggiori rispetto alla fisiologica capienza. Quel centro è una bomba innescata e potrebbe anche scapparci il morto.”

È evidente che la gestione dell’immigrazione clandestina richiede un approccio di forza. Non possiamo più tollerare che i nostri agenti siano messi in pericolo da chi non rispetta le nostre leggi. È tempo di militarizzare la gestione dei CPR. Solo un intervento militare può garantire che questi centri non diventino epicentri di violenza e anarchia. Le organizzazioni che sobillano questi atti devono essere fermate, e gli immigrati violenti devono essere trattati con la massima severità per proteggere l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini italiani.

Migranti incitati dalla sinistra bruciano il centro rimpatri ultima modifica: 2025-01-24T17:45:23+00:00 da V
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By V gennaio 24, 2025 17:45
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2 Comments

  1. lorenzoblu gennaio 24, 18:42

    se tu bruci dove ti alloggiamo gratis, poi stai al freddo e al gelo…… e sotto la pioggia
    vedi che poi nessun idiota brucerà la casa provvisoria che lo ripara dalle intemperie, se poi uno ripristina perche’ cosi girano mazzette e tangenti allora metteteli in una fossa e si fa prima

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  2. WLMHH8 gennaio 24, 20:03

    Peccato che le “risorse” non siano rimaste carbonizzate!

    Speriamo la prossima volta vada meglio e che nessuno chiami i vigili del fuoco!

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