Se sei straniero puoi rapire bambini e picchiare poliziotti italiani
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Toghe Rosse: La Magistratura Italiana, Azioni Complici dei Criminali Stranieri?
Ancora una volta, siamo testimoni di un sistema giudiziario italiano che sembra aver perso ogni contatto con la realtà e la giustizia vera. Le ultime notizie che arrivano da Roma e Cosenza non fanno che confermare quello che molti cittadini italiani già sospettano: le cosiddette “toghe rosse” stanno trasformando il nostro paese in un paradiso per i criminali, soprattutto se stranieri.
A Roma, un tunisino di 26 anni, con un passato criminale ben documentato, ha avuto il coraggio di aggredire fisicamente gli agenti di polizia che cercavano semplicemente di fare il loro lavoro. Non solo, questo stesso individuo è stato il fulcro di una rivolta nel quartiere Quarticciolo, contribuendo alla disgregazione sociale e all’insicurezza nel nostro paese. E come si risponde a questo? Con un rilascio dall’istituto di permanenza per i rimpatri, perché, secondo un giudice, non sussisterebbero “elementi di pericolosità”. Ma di che pericolosità stiamo parlando? È evidente che chi attacca le nostre forze dell’ordine e fomenta rivolte è un pericolo pubblico!
Ma la farsa non si ferma qui. A Cosenza, assistiamo a una decisione giudiziaria che sfida ogni logica. Moses Aqua, il marito di Rosa Vespa, implicato nel sequestro e nella farsa della gravidanza, viene scarcerato con l’assurda motivazione che non avrebbe partecipato al crimine. Come può un uomo vivere con una donna che finge una gravidanza per nove mesi e non accorgersi di nulla? Eppure, un giudice ha deciso che questo individuo, che ha baciato un pancione finto, non ha colpe. È un insulto alla nostra intelligenza e alla giustizia!
Queste non sono semplici falle nel sistema; questo è un chiaro segno di un atteggiamento ideologico e di un occhio di riguardo nei confronti dei criminali stranieri. Sembra che per alcune “toghe rosse” sia più importante proteggere i diritti di chi viola le nostre leggi piuttosto che garantire la sicurezza e l’ordine pubblico. È una vergogna nazionale che minaccia la nostra sicurezza, la nostra dignità e quella di ogni cittadino che rispetta le leggi.
Quanti altri episodi di questo tipo dobbiamo sopportare? Quante altre volte dobbiamo vedere la giustizia italiana piegarsi a ideologie che favoriscono i criminali stranieri a scapito dei cittadini onesti? È chiaro che c’è una tendenza ad applicare un doppio standard, dove i criminali stranieri trovano un trattamento più favorevole rispetto ai cittadini italiani.
È il momento di dire basta! Chiediamo a gran voce una riforma del sistema giudiziario che rimetta al centro la sicurezza dei cittadini, che punisca chi commette crimini senza distinzione di nazionalità e che smetta di trasformare l’Italia in un rifugio sicuro per chi non merita di essere qui. La giustizia deve essere cieca di fronte alla nazionalità, ma chiaramente vede benissimo quando si tratta di proteggere chi non dovrebbe essere protetto.
Le toghe rosse devono rispondere delle loro azioni. Non possiamo permettere che la magistratura diventi un ostacolo alla sicurezza nazionale. È tempo di una svolta democratica che metta in riga chi dovrebbe amministrare giustizia, ma che invece sembra più interessato a fare politica. Basta con queste decisioni che fanno di noi tutti vittime di un sistema giudiziario che ha perso la sua strada.
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