Trump, lezione a Meloni: dazi del 25% a Colombia dopo rifiuto clandestini deportati
Related Articles
Vogliamo vedere questi clandestini spacciatori tornare in Africa su aerei militari mani e piedi legati. E un bel bavaglio in bocca. Invece vivono in centri accoglienza in 140mila. Intollerabile.
Trump impone tariffe del 25% sulla Colombia per il rifiuto dei migranti deportati: Meloni dovrebbe fare lo stesso con Tunisia e altri
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di colpire duramente la Colombia, introducendo tariffe del 25% su tutti i beni importati dal paese e sanzioni contro Bogotà per il suo rifiuto di accettare voli di migranti deportati. Dopo che la Colombia ha respinto due aerei militari statunitensi pieni di migranti, Trump ha optato per un’azione punitiva senza precedenti, minacciando di raddoppiare le tariffe al 50% entro una settimana se la situazione non cambia.
Questa politica di mano dura potrebbe essere un esempio per il Premier italiano Giorgia Meloni. L’Italia, in prima linea nella crisi migratoria, dovrebbe adottare misure simili con paesi come la Tunisia, che spesso sono il punto di partenza per i migranti diretti in Europa. Se la Tunisia rifiuta di cooperare nel rimpatrio dei migranti, Meloni dovrebbe colpire con tariffe punitive e sanzioni economiche, senza esitazioni o compromessi.
Non c’è spazio per il dialogo quando si tratta di proteggere i confini nazionali e garantire la sicurezza interna. La Tunisia, che ha beneficiato di aiuti economici e supporto dall’UE, deve capire che non può fare il gioco del gatto e del topo con l’Europa. Se Meloni vuole mostrare vera leadership, deve imporre tariffe pesanti e sanzioni senza scuse, costringendo paesi come la Tunisia a fare la loro parte.
L’approccio di Trump è chiaro: se vuoi giocare sporco con l’immigrazione, pagherai un prezzo. Meloni dovrebbe seguire questo esempio, dimostrando che l’Italia non è più disposta a essere il campo profughi dell’Europa. È tempo di agire, di punire economicamente chi non collabora, e di mettere fine all’uso dell’Italia come porta d’ingresso indiscriminata per l’Europa.
Se solo gioggia avesse l’ispirazione di applicare anche lei i dazi a libia, tunisia, marocco e algeria se non si riprendono indietro i loro fratelli caccari, invece di lubrificarsi per bene e mettersi a 90°.
Cosa ha paura, che vadano a vendere la Topolino e l’olio d’oliva adulterato in germania?
Coatta…