Stiamo facendo entrare gli assassini del nostro futuro
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L’Invasione Culturale e la Fine del Benessere
Siamo testimoni di un fenomeno senza precedenti nella storia dell’umanità: una civiltà che volontariamente apre i propri confini, esponendosi a un’invasione culturale che minaccia di sovvertire la nostra società. Mai prima d’ora abbiamo visto una nazione accogliere con tanto entusiasmo chi ha, come unico obiettivo, il diritto di preda: la cannibalizzazione del nostro welfare, l’aumento delle rapine e le violenze sessuali.
Guardiamo alla storia per capire l’entità del pericolo. L’unico caso paragonabile a ciò che stiamo vivendo oggi risale all’anno 376 d.C., quando i migranti goti attraversarono il Danubio con il permesso dell’imperatore Valente. Questo atto di “ospitalità” portò non solo alla rovina economica ma anche alla destabilizzazione dell’Impero Romano d’Oriente, culminando con la disastrosa battaglia di Adrianopoli nel 378 d.C. Ammiano Marcellino, lo storico romano, descrive la situazione con parole che oggi risuonano inquietantemente attuali:
“I Goti, accolti in territorio romano, si diedero al saccheggio e alla devastazione, dimostrando che la loro gratitudine per l’accoglienza si traduceva in una licenza per il furto e la violenza.”
Oggi, stiamo assistendo a un analogo scenario. Le nostre città, un tempo sicure, sono ora teatro di crimini che minano il tessuto sociale. Il nostro sistema di welfare, progettato per sostenere i cittadini in difficoltà, è sotto attacco da chi non ha alcun interesse nel contribuire alla società ma solo nel prendere ciò che è stato costruito da altri.
Non possiamo ignorare le parole di Thomas Jefferson, che avvertiva: “La vigilanza eterna è il prezzo della libertà.”
Dobbiamo svegliarci dal nostro torpore culturale e politico. Non possiamo permettere che la nostra civiltà cada vittima della stessa ingenuità e mancanza di visione che ha contribuito al declino di imperi passati. È tempo di chiudere i confini, di proteggere il nostro patrimonio culturale e sociale, e di riaffermare la sovranità nazionale.
Se non agiamo ora, rischiamo di assistere alla fine del benessere e della sicurezza che abbiamo costruito con tanto sacrificio. La storia ci ha dato un avvertimento; ignorarlo sarebbe un atto di autolesionismo senza precedenti.
Ecco gli italiani medi di domani… un giorno futuro gli Spetsnaz russi verranno paracadutati su Roma per occuparla e troveranno solo baluba, per strada e nei palazzi.
I comandanti allora contatteranno il loro comando e chiederanno “ma dove cazzo ci avete mandato, ad Addis Abeba?”