Caso Almasri, Meloni: “Ricevuto avviso di garanzia”, dallo stesso magistrato anti-Salvini
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Con queste toghe ideologicamente compromesse siamo tutti a rischio. L’indipendenza della magistratura è diventata irresponsabilità . E’ tempo di azioni politiche drastiche.
Con queste toghe ideologicamente compromesse siamo tutti a rischio. L’indipendenza della magistratura è diventata irresponsabilità . E’ tempo di azioni politiche drastiche.
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) January 28, 2025
Un Attacco delle Toghe Rosse al Governo: Il Caso Almasri Un Piano per Sminare gli Accordi con la Libia?
In un’azione che sembra essere piĂą di un semplice procedimento giudiziario, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato di aver ricevuto un avviso di garanzia per favoreggiamento e peculato riguardo al caso Almasri, insieme ai ministri Nordio, Piantedosi e al sottosegretario Mantovano. Questo evento non può essere visto isolatamente ma come parte di un piano orchestrato per destabilizzare le politiche anti-clandestinitĂ del governo italiano, in particolare gli accordi con la Libia.
L’Avviso di Garanzia: Un’Operazione Politica
Meloni ha dichiarato: “Non sono ricattabile e non mi faccio intimidire”, puntando il dito contro un sistema giudiziario che, secondo molti osservatori, ha una chiara inclinazione politica. L’avviso di garanzia, firmato dal procuratore Francesco Lo Voi, noto per il fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona, è stato inviato anche a figure chiave del governo che hanno lavorato strettamente sugli accordi migratori con la Libia. Questa mossa può essere vista come un tentativo di minare la credibilitĂ dell’esecutivo e di indebolire i suoi sforzi per controllare l’immigrazione clandestina.
Il Caso Almasri: Il Pretesto Perfetto
Il caso Almasri riguarda il rimpatrio del generale libico, arrestato in Italia e poi rilasciato e riportato in Libia, un’azione che ha causato un terremoto politico. L’accusa di favoreggiamento e peculato sembra piĂą una strategia per colpire politicamente il governo che un’indagine sulla reale commissione di reati. Il tempismo e i soggetti coinvolti suggeriscono che questo potrebbe essere un attacco ben orchestrato dalle cosiddette “toghe rosse”, magistrati ritenuti vicini a posizioni di sinistra, per sabotare le politiche di respingimento e cooperazione con paesi di transito come la Libia.
Un Piano per Fomentare il Caos
Questo episodio non solo mette in discussione la divisione dei poteri in Italia ma anche la capacitĂ del governo di portare avanti una politica migratoria seria senza interferenze politiche. La reazione di Meloni, che sottolinea come non si lasci intimidire, è un chiaro segno di sfida contro quello che appare come un tentativo di destabilizzazione politica attraverso l’uso della giustizia.
Il caso Almasri diventa, quindi, un simbolo della lotta tra l’esecutivo e una parte del potere giudiziario, che, secondo alcuni, ha il preciso obiettivo di imporre la presenza in Italia di figure che possano far saltare accordi chiave contro l’immigrazione clandestina. Questo attacco alle politiche del governo è visto da molti come un tentativo di mantenere l’Italia in uno stato di perenne emergenza migratoria, favorendo così un’agenda politica ben definita.
E basta con questa rottura di coglioni!
Il baluba è stato arrestato perchè juventino e hanno fatto bene, poi lo hanno liberato per mettere in difficoltà il governo.
Ma andate tutti a cagare, posto che esiste veramente in bosnia ma è troppo piccolo per accogliere tutti quelli che ci mando…