Malta azzera gli sbarchi scaricando tutti i clandestini in Italia
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Il vero blocco navale.
Un governo nazionalista agirebbe in maniera diversa. Intanto è la stessa esistenza di Malta come ‘stato indipendente’ ridicola. E’ una creazione posticcia inglese.
Malta, spesso vista come il “ventre molle” dell’Europa nella lotta contro l’immigrazione clandestina, ha adottato un “modello” che ha cambiato le carte in tavola. Per la prima volta dal 2013, i rimpatri superano gli arrivi, con appena 238 sbarchi nei primi nove mesi del 2024, come riportato da “Italia Oggi”. Ma questo successo apparente ha un rovescio della medaglia: il “modello Malta” si basa sull’utilizzo delle navi delle ONG per raccattare i migranti in acque maltesi, solo per poi scaricarli in Italia.
Il governo laburista di Malta ha chiuso le porte ai “migranti economici”, ma in pratica, quando le ONG raccattano migranti nelle acque di competenza maltese, Malta rifiuta di accoglierli, lasciando all’Italia il compito di gestirli. Questo sistema ha portato a una drastica riduzione degli arrivi a Malta, mentre chi parte da Paesi come Bangladesh, Egitto e Tunisia, vedendo Malta inaccessibile, preferisce puntare direttamente all’Italia o alla Spagna.
Questa strategia maltese mostra un chiaro scaricabarile, dove Malta utilizza le operazioni di soccorso delle ONG per evitare di dover gestire i migranti sul proprio territorio, trasferendo il problema all’Italia. Nonostante questa pratica, sotto il governo Meloni, l’Italia continua a registrare record di sbarchi, evidenziando così l’inefficacia delle misure attuali e l’ipocrisia del “modello Malta”.
Il “modello Malta” è stato preso a esempio da paesi come Svezia e Danimarca, ma la realtà è che si tratta di un sistema che sfrutta le ONG per deviare il problema migratorio verso l’Italia, dimostrando un fallimento nella gestione condivisa dell’immigrazione in Europa.
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