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L’Assurdo Vademecum Woke della Polizia Inglese: Dire “Pecora Nera” è Razzista!

In un mondo dove la realtà sembra sempre più un teatro dell’assurdo, la polizia inglese ha superato se stessa con un nuovo bignamino inclusivo che sfida ogni logica e buon senso. Questo manuale di “correttezza” linguistica, che forse sarebbe più corretto chiamare “manuale di follia”, ha stabilito che dire “pecora nera” è razzista. Ma sì, avete capito bene, una pecora, un animale, se è nero, può offendere qualcuno.

Non ci fermiamo qui, perché questo vademecum, il nadir del raziocinio, ha deciso che anche il termine “donna incinta” deve essere bandito. Perché? Perché potrebbe offendere i trans. Immaginiamo la scena: un ufficiale di polizia che si avvicina a una persona chiaramente in stato di gravidanza e, invece di dire “donna incinta”, si perde in un labirinto di parole per non offendere. La sicurezza pubblica è in buone mani, senza dubbio!

E se pensavate che fosse tutto, vi sbagliate. Anche il termine “fede” è sotto tiro, perché ritenuto troppo “cristiano centrico”. Non vogliamo turbare gli islamici, quindi addio alla parola “fede”. Forse dovremmo ora parlare di “credenza spirituale non specificata”?

La polizia inglese, un tempo rispettata per il suo pragmatismo e la sua efficienza, è ora diventata lo zimbello di un’ideologia che sembra più interessata a non offendere nessuno che a mantenere l’ordine pubblico. Questo bignamino non è solo un affronto all’intelligenza, ma anche un pericoloso deviazionismo da ciò che dovrebbe essere il vero compito delle forze dell’ordine: proteggere e servire.

In un mondo dove il crimine non aspetta la correttezza linguistica, dove i fatti sono più importanti delle parole, questa guida sembra più una parodia che un serio tentativo di educazione. Cosa succederà la prossima volta? Vieteranno di dire “cane randagio” perché potrebbe offendere i cani senza casa?

È chiaro che abbiamo raggiunto un punto in cui l’assurdità ha preso il sopravvento sul buon senso. Forse è il momento di chiedersi se, in questa corsa alla “correttezza”, non stiamo perdendo il senso della realtà e, soprattutto, la capacità di affrontare i veri problemi della società.

A questo punto, la prossima volta che vediamo un poliziotto inglese, dobbiamo ricordarci di non chiamarlo “poliziotto”, potrebbe essere troppo binario. Forse “persona che mantiene l’ordine con un distintivo” sarà la nuova formula magica per non offendere nessuno. Ma, per favore, qualcuno pensi alla sicurezza pubblica prima che ci ritroviamo a comunicare esclusivamente con frasi di sei parole o meno per non rischiare di offendere qualcuno.