Senza immigrati queste tre bambine sarebbero ancora vive
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Il Mostro di Southport: Islamizzazione Brutale che Richiede Risposte Dure!
Un Orrore Senza Fine: La città di Southport è stata brutalmente svegliata da un incubo che ha mostrato il volto più oscuro e malvagio dell’islamizzazione in Europa. Axel Rudakubana, un giovane ruandese con cittadinanza britannica, ha sconvolto il mondo con l’omicidio a sangue freddo di tre bambine innocenti, di 6, 7 e 9 anni, in un centro estivo. Ma non è solo il crimine che ha sconvolto; è la sua esultanza per l’atto compiuto, la sua confessione senza rimorso: “Sono contento che siano morte.”
Una Giustizia Troppo Mite: La sentenza di 52 anni, nonostante la gravità e la brutalità del crimine, sembra uno schiaffo alla giustizia. Una giustizia che ha permesso a Rudakubana di evitare l’ergastolo, una delle bambine smembrata con 122 coltellate. Come può la società accettare che un tale mostro non passi il resto della sua vita dietro le sbarre? Questo non è solo un fallimento del sistema legale; è un tradimento delle vittime e delle loro famiglie.
Il Velo del Silenzio: Per giorni, i media hanno coperto questo orrore con un velo di omertà, nascondendo l’affiliazione islamica di Rudakubana. Perché? Per paura di essere accusati di islamofobia? Per mantenere una falsa immagine di una società multiculturale? Questo silenzio non è solo una mancanza di trasparenza; è complicità nella distorsione della verità, nel proteggere un’ideologia che ha portato alla morte di bambine innocenti.
Un Avvertimento Ignorato: Rudakubana non era solo un assassino; aveva intenzioni terroristiche, voleva avvelenare gli “infedeli”. Questo non è un caso isolato ma un sintomo dell’islamizzazione che sta trasformando le nostre città in luoghi di terrore. E mentre i media mentono, mentre la giustizia è mite, noi ci svegliamo a un mondo dove chi uccide e mutila i nostri bambini può vantarsi senza vergogna.
Una Chiamata alle Armi: È tempo di svegliarsi, di riconoscere che l’islamizzazione non è solo un cambiamento culturale ma una minaccia alla nostra sicurezza, ai nostri valori, alla nostra stessa esistenza. Dobbiamo agire con la durezza che la situazione richiede: controlli rigorosi sull’immigrazione, giustizia severa per chi tradisce la nostra ospitalità con il sangue dei nostri figli, e una narrazione della verità che non pieghi il capo davanti alla censura.
Southport non deve essere ricordata solo per questa tragedia ma come il punto di svolta, dove abbiamo deciso di non cedere più terreno all’oscurantismo, alla violenza, alla distruzione delle nostre tradizioni. Axel Rudakubana deve essere solo l’inizio della nostra riscossa, il momento in cui abbiamo detto basta agli assassini, ai terroristi, a chi vuole trasformare la nostra patria in un campo di battaglia. La nostra risposta deve essere dura, inflessibile, perché solo così possiamo proteggere il nostro futuro.
Un tizio del genere andrebbe impiccato e invece andrà a finire che lo porteranno in discoteca e nei talk show…