Toghe rosse danno asilo anche ad albanesi: Albania non è paese sicuro
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Basta! Giudici Rossi Rifanno la Legge sull’Immigrazione: Un Indecente Abuso di Potere!
Ancora una volta, siamo testimoni di come i burocrati rossi della magistratura abbiano deciso di prendere in mano le redini della politica migratoria del nostro Paese, sovvertendo ogni logica di giustizia e sicurezza nazionale.
Recentemente, un tribunale ha concesso lo status di rifugiata a una donna albanese, vittima del racket della prostituzione. Ma davvero dovremmo applaudire questa decisione?
Se espulsa, questa donna potrebbe tornare ad essere vittima di sfruttamento? Certamente, ma questo non può e non deve essere un alibi per ignorare le leggi sull’immigrazione. Siamo forse diventati così ingenui o, peggio, così ipocriti da credere che la nostra nazione debba essere il rifugio di ogni persona che ha subito ingiustizie nel suo Paese d’origine? E, forse, se i suoi aguzzini volessero non potrebbero colpirla in una città italiana come in una albanese?
La verità è che queste decisioni sono un chiaro esempio di come la magistratura stia abusando del proprio potere, creando un precedente pericoloso che mina alle fondamenta la sovranità nazionale e la capacità del governo di gestire il flusso migratorio.
Chiediamo a gran voce al governo di intervenire! È inaccettabile che i giudici possano decidere in modo arbitrario chi entra o rimane nel nostro Paese. La politica sull’immigrazione deve essere definita da chi è stato eletto dal popolo, non da chi è stato nominato a vita e sembra più interessato a fare politica che giustizia.
È giunto il momento di privare la magistratura del potere di interferire nelle questioni di immigrazione. Le leggi devono essere chiare, rispettate e applicate da chi ha ricevuto il mandato democratico di farlo. Non possiamo permettere che la compassione per singoli casi si trasformi in una politica migratoria caotica e insostenibile.
Basta con queste decisioni che non tengono conto del bene comune e della sicurezza dei cittadini italiani. È tempo che il governo agisca per ripristinare un equilibrio e una gestione razionale dell’immigrazione, senza lasciare spazio a interpretazioni personali e ideologiche della legge.
Uniamoci in questa battaglia per la giustizia e la legalità, per un’Italia che non diventi il parco giochi di chi vuole sfruttare il nostro sistema giuridico a proprio vantaggio.
Ma non esiste un qualche virus selettivo che se viene somministrato ai magistrati li costringe a restare sul cesso per ore mentre vengono sconvolti da attacchi di diarrea fulminante?
Così tanto per gradire (loro) e ridere sotto i baffi (noialtri)