Toghe rosse liberano clandestini e stupratori: con loro è Italia “Paese non sicuro”
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Giudici Italiani: Un Attacco alla Sicurezza Nazionale
Per la terza volta, i giudici della Corte d’Appello di Roma hanno rifiutato di convalidare il trattenimento di 43 migranti trasferiti nei centri in Albania, una decisione che urla al cielo l’incoerenza e l’inefficacia delle nostre istituzioni. Questa sentenza non solo mette in discussione la sovranità nazionale ma anche la sicurezza dei cittadini italiani, dimostrando che il vero “Paese non sicuro” è diventata l’Italia stessa.
Un Dato Scioccante
È ormai chiaro che chi dovrebbe garantire la giustizia ha perso di vista la realtà. In Italia, paese che si vanta di essere una delle democrazie più avanzate, il 40% delle violenze sessuali è commesso da immigrati, che rappresentano solo il 9% della popolazione residente, includendo anche i clandestini. Questo dato, allarmante e inaccettabile, dimostra come la gestione dell’immigrazione sia fuori controllo, e come la sicurezza pubblica sia compromessa.
Incoerenza Giudiziaria
La decisione della Corte d’Appello non solo contraddice il buon senso ma anche la necessità di proteggere i nostri concittadini. Mentre il governo cerca di applicare misure per controllare i flussi migratori, la magistratura sembra più impegnata a ostacolare queste iniziative che a garantire la sicurezza. Questa incapacità di riconoscere l’Albania come un luogo sicuro per trattenere i migranti, quando in Italia si verificano simili statistiche sulla violenza, è un’offesa alla sicurezza nazionale e al benessere dei cittadini.
Una Questione di Sovranità
L’Italia non può permettersi di essere un parcheggio per migranti mentre i suoi cittadini vivono sotto una minaccia costante. La sovranità nazionale, la sicurezza e il diritto alla protezione devono essere prioritari. Non possiamo continuare a permettere che le decisioni di una minoranza di giudici, forse influenzati da ideologie politiche, prevalgano sul benessere collettivo.
Un Appello alla Ragione
È tempo che ogni italiano si indigni e pretenda un cambiamento. Le autorità devono prendere misure decisive per ripristinare l’ordine, garantire la sicurezza e far valere la legge oltre le interpretazioni politiche. L’Italia deve smettere di essere il “Paese non sicuro” per i suoi stessi cittadini, e questo inizia con una gestione migratoria che metta la sicurezza al primo posto, non con sentenze che sembrano più dichiarazioni di guerra alla volontà popolare.
La nostra società ha bisogno di giudici che facciano giustizia, non che alimentino il caos. È ora di agire, di ripristinare la fiducia nelle nostre istituzioni e di proteggere chi vive in questo paese, indipendentemente da dove provenga.
L’ho già detto che i laureati in Legge intelligenti si buttano nel privato per fare soldi mentre quelli coglioni diventano magistrati per 150 K garantiti all’anno: se d<questi ultimi dovessero vivere del loro ingegno nel privato morirebbero di stenti e queste sono le inevitabili conseguenze del loro agire.
La separazione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario è stata voluta allora per evitare che qualcuno se ne approfittasse, invece il concetto è stato distorto affinchè i magistrati si impadronissero del potere, solo perchè sono dei coglioni avidi convinti di essere il meglio della società…