Fate vedere alle toghe rosse cosa fanno i loro clandestini – VIDEO
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L’Italia è sotto attacco, ma non da forze esterne, bensì da una magistratura che ha perso ogni senso di giustizia e protezione della nazione. Le “toghe rosse” hanno dimostrato ancora una volta il loro disprezzo per la sicurezza dei cittadini italiani, permettendo a delinquenti stranieri di rimanere sul suolo italiano e di commettere atti criminali senza conseguenze.
Cosa è successo?
Max Laudadio, inviato di Striscia la Notizia, e la sua troupe sono stati brutalmente aggrediti mentre svolgevano il loro lavoro, indagando su un’operazione di compro oro abusivo vicino alla stazione di Padova. Il loro “crimine” era semplicemente quello di aver svelato le attività illecite di chi, invece di cercare una vita migliore, si dedica alla delinquenza. La situazione è degenerata quando, dopo essere stati ripresi con telecamere nascoste, alcuni giovani hanno reagito con violenza inaudita, minacciando, spingendo e colpendo il cameraman con un tubo di ferro, fratturandogli il gomito. Questo non è solo un attacco alla libertà di stampa ma una minaccia diretta alla sicurezza di ogni cittadino italiano.
L’Identità dei Colpevoli
Gli aggressori non sono nuovi alla giustizia italiana; sono l’emblema di un problema che non possiamo più ignorare:
Un 17enne tunisino, entrato illegalmente, con una lista di reati che va dai furti alle violenze personali, fino al possesso di armi e droga. Un individuo che non dovrebbe essere qui ma che continua a delinquere sotto la protezione di decisioni giudiziarie permissive.
Un 16enne egiziano, arrivato via Lampedusa nel 2023, già con precedenti per droga, ma che gode di un permesso di soggiorno per minore età, mostrando come la giustizia italiana protegga chi ha dimostrato essere un pericolo per la società.
Un 19enne con un curriculum criminale che include furti e incendi dolosi, evidenziando come l’influenza negativa di questi immigrati si estenda anche ai giovani italiani.
La Complicità delle Toghe Rosse
Le misure adottate contro questi delinquenti – un Daspo urbano e un foglio di via obbligatorio – sono ridicole di fronte a un sistema giudiziario che ha perso la sua strada. Le toghe rosse, con le loro sentenze indulgenti, hanno trasformato l’Italia in un paradiso per i criminali stranieri. Perché questi individui, specialmente i minorenni con precedenti penali, non sono stati espulsi? Perché la magistratura continua a proteggere chi ha dimostrato disprezzo per le nostre leggi?
La giustizia dovrebbe proteggere i cittadini, non i criminali. Ogni volta che si impedisce l’espulsione di un delinquente straniero, si manda un chiaro messaggio: in Italia, puoi commettere crimini senza paura di conseguenze. Questo non è solo un fallimento del sistema giudiziario; è un tradimento verso ogni italiano che paga le tasse e merita di vivere in sicurezza.
Un’Accusa Diretta alle Toghe Rosse
Grazie alle “toghe rosse”, clandestini come questi sbarcati a Lampedusa, che dovrebbero essere trasferiti in Albania, finiscono nelle città italiane come loro sono finiti a Padova, dove hanno potuto aggredire un cameraman con un tubo di ferro, fratturandogli il gomito e costringendolo a 30 giorni di gesso. Questo è ciò che succede quando la giustizia protegge i delinquenti invece di espellerli o inviarli in Albania come promesso.
È tempo che l’Italia si svegli e che i giudici ricordino a chi devono la loro autorità – al popolo italiano, non alle agende politiche di sinistra o a una falsa ideologia di accoglienza. La sicurezza nazionale non può essere sacrificata per un’umanità malintesa.
Le “toghe rosse” devono rispondere delle loro azioni, o l’Italia continuerà a vivere sotto assedio, non da nemici esterni, ma da chi dovrebbe difenderla.
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