Related Articles

• Trieste occupata da branchi islamici senza controllo 0 23.Ott
• Milano, Piazza Duomo era zona rossa solo per italiani 2 01.Gen
• Presepe in Vaticano, rimosso bambinello con kefiah 1 11.Dic

Gli spacciatori sbarcati a Lampedusa che dovevano essere portati in #Albania e invece dono finiti a Padova hanno colpito il cameraman con un tubo di ferro, fratturandogli il gomito e costringendolo a 30 giorni di gesso. Grazie toghe rosse.

Su questa notizia:

Sbarcano a Lampedusa, il governo li porta a Padova: aggredita troupe Striscia la Notizia

VERIFICA NOTIZIA

Venerdì 31 gennaio, un’aggressione vergognosa a Padova: il volto di un’Italia insicura

Max Laudadio, inviato di Striscia la Notizia, e la sua troupe sono stati brutalmente aggrediti mentre svolgevano il loro lavoro, indagando su un’operazione di compro oro abusivo vicino alla stazione di Padova. Il loro crimine? Aver osato mettere in luce le attività illecite di chi dovrebbe essere qui per cercare una vita migliore, ma che invece si dedica alla delinquenza.

Cosa è successo

La situazione è degenerata quando, dopo essere stati ripresi con telecamere nascoste, alcuni giovani non hanno perso tempo per reagire con violenza. Hanno minacciato, spinto, e infine, hanno colpito il cameraman con un tubo di ferro, fratturandogli il gomito e costringendolo a 30 giorni di gesso. Questo non è solo un attacco a un giornalista, ma un attacco alla libertà di stampa e alla sicurezza di ogni cittadino italiano.

L’Identità dei Colpevoli

Gli aggressori non sono sconosciuti al sistema giudiziario; sono il simbolo di un problema che l’Italia non può più ignorare:

Un 17enne tunisino, entrato in Italia illegalmente, con un catalogo di reati che include furti, rapine, violenze personali, resistenza a pubblico ufficiale, e possesso di droga e armi. Un individuo che non solo non dovrebbe essere qui ma che continua a delinquere senza che si faccia nulla per fermarlo.
Un 16enne egiziano, entrato illegalmente via Lampedusa nel 2023, già con precedenti per droga, ma che si fregia di un permesso di soggiorno per minore età. Che giustizia è questa, quando si protegge chi ha già dimostrato di essere un pericolo per la società?
Un 19enne, con un repertorio di crimini che va dal furto all’incendio doloso, che mostra come l’influenza negativa di alcuni immigrati si estenda anche ai nostri giovani.

La Complicità delle Toghe Rosse

Le misure prese contro questi aggressori – un Daspo urbano e un foglio di via obbligatorio – sono gocce nel mare di una giustizia che ha perso la sua via. Le toghe rosse, con le loro decisioni permissive, hanno reso l’Italia un paradiso per i delinquenti stranieri. Perché questi individui, specialmente i minorenni con precedenti, non sono ancora stati espulsi? Perché i giudici continuano a proteggere chi ha dimostrato disprezzo per la nostra legalità?

La magistratura dovrebbe essere il baluardo contro la criminalità, non il suo complice. Ogni volta che viene impedita l’espulsione di un criminale straniero, si manda un messaggio chiaro: in Italia, puoi delinquere senza conseguenze. Questo non è solo un fallimento del sistema giudiziario; è un tradimento nei confronti di ogni cittadino che paga le tasse e che ha diritto a vivere in sicurezza.

È tempo che l’Italia si svegli. È tempo che i giudici ricordino a chi devono la loro autorità – al popolo italiano, non agli interessi politici o a un’ideologia di accoglienza acritica. La sicurezza nazionale non può essere sacrificata sull’altare di un falso senso di umanitarismo.

Il servizio di Striscia la Notizia, che andrà in onda lunedì, dovrebbe essere un campanello d’allarme per tutti. Ma la vera domanda è: quando vedremo un governo e una magistratura che agiscono con la necessaria fermezza per proteggere i propri cittadini dalla delinquenza importata?