Meloni si piega alle toghe rosse: partita da Albania la nave con 43 invasori a bordo
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Migranti, partita da Albania la nave con 43 a bordo. Viminale: “Andremo avanti”. Ma intanto obbediscono agli ordini delle toghe del Pd.
Fate, una volta tanto, una scelta ‘estrema’, ordinate ai militari di fare il contrario. Dichiarate guerra a chi ci ha dichiarato guerra.
Il Tradimento delle Toghe Rosse: Una Vergogna Nazionale
Migranti, partita da Albania la nave con 43 a bordo. Viminale: “Andremo avanti”. Ma intanto obbediscono agli ordini delle toghe del Pd.
L’Italia è sotto attacco, ma non dai nemici esterni, bensì da una magistratura che ha perso ogni senso di giustizia e sovranità nazionale. Le cosiddette “toghe rosse” hanno sferrato l’ennesimo colpo basso obbligando il governo a riportare in Italia 43 clandestini che erano stati ricollocati in Albania. Un atto che non solo mina la sicurezza nazionale ma anche la volontà del popolo italiano, rappresentata dal governo eletto.
La nave della Guardia Costiera, partita da Shengjin in Albania, sta navigando verso Bari, dove questi 43 migranti, che non hanno alcun diritto di essere qui, verranno accolti nel centro di accoglienza per richiedenti asilo. È un insulto alla sovranità italiana, un invito aperto a tutti i trafficanti di esseri umani e un chiaro segnale che in Italia si può entrare illegalmente senza conseguenze, grazie alle decisioni di alcune toghe politicizzate.
Il Viminale dichiara che “andremo avanti”, ma queste parole suonano vuote quando vediamo che il governo, guidato da Giorgia Meloni, si piega senza opporre una seria resistenza. Dove è finita la determinazione di combattere per la sovranità italiana? Perché il governo non sfida apertamente queste sentenze che annullano ogni tentativo di gestione seria e legittima dell’immigrazione? Meloni sembra aver dimenticato che l’Italia dovrebbe essere fuori da tutte le organizzazioni sovranazionali e fuori da tutti i trattati che limitano la nostra capacità di decidere autonomamente.
È evidente che abbiamo bisogno di un cambiamento radicale. L’Italia deve ripensare caso per caso, senza mai rinunciare alla nostra sovranità. Le decisioni delle toghe rosse non possono essere l’ultima parola su chi può entrare o no nel nostro paese. Abbiamo bisogno di un governo che non si limiti a dichiarare intenzioni ma che agisca con fermezza, che metta in discussione queste sentenze che non riflettono la volontà degli italiani, ma piuttosto un’ideologia di sinistra che ha trovato rifugio nella magistratura.
Questo è un momento cruciale per la nostra nazione. Non possiamo permetterci un governo che si piega alle manipolazioni giudiziarie. Dobbiamo pretendere che l’Italia torni a essere un paese sovrano, dove le leggi riflettono la volontà del popolo e non le agende politiche di una minoranza giudiziaria. Meloni e il suo governo devono opporsi decisamente a queste ingerenze, altrimenti la loro leadership sarà ricordata come una che ha ceduto il controllo del paese a chi non ha ricevuto alcun mandato democratico.
È ora di dire basta. Basta con l’immigrazione illegale favorita da decisioni giudiziarie. Basta con la resa davanti alle toghe rosse. L’Italia merita di meglio.
Quello che mi fa raggrinzire lo scroto è che nessuno spiega ai baluba che se restano qui dovranno pagare tasse come tutti… mai nessuno che tocchi il tasto dolente ma non certo per raggirarli, semmai è perchè anche i suggeritori evadono il fisco per partito preso e quindi non sanno di cosa si tratti.
Citofonare al barista di capalbio, quello che chiede 500 (cinquecento) € a cranio per l’aperitivo estivo ma rinuncia a rilasciare lo scontrino fiscale perchè contrario ai suoi princìpi…