Motovedetta con 43 invasori dall’Albania arrivata a Bari: tutti maschi islamici
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L’Assalto Clandestino e la Complicità delle Toghe Rosse: Un’Offesa alla Sovranità Italiana
E’ arrivata nel porto di Bari la motovedetta della guardia costiera con a bordo i 43 clandestini, già respinti per la richiesta d’asilo, ma che grazie alla follia ideologica delle toghe rosse sbarcano ancora una volta in Italia.
Questi intrusi, tutti uomini adulti di nazionalità bengalese ed egiziana, saranno trasferiti nel Cara di Bari Palese, divenendo un altro fardello per un paese che lotta per la sua integrità.
L’Arci, un’associazione che gestisce circoli esentasse in tutta Italia, si è presentata al porto per fare il suo business sull’accoglienza di questi clandestini, denunciando “il flop del modello albanese” e una serie di “procedure illegittime e condizioni intollerabili” per i migranti. Ma la verità è che l’Arci non fa altro che approfittare di questa situazione, trasformando l’ospitalità in un lucroso affare, mentre l’Italia paga il prezzo della sicurezza e della sovranità.
Questa è la terza volta che migranti, già trattenuti nel centro di Gjader in Albania, vengono scaricati sulle nostre coste grazie a decisioni giudiziarie che non hanno alcun rispetto per le leggi italiane o per la volontà del popolo. Non si tratta di umanità; è un’ideologia distruttiva che favorisce l’invasione del nostro paese, ignorando le richieste di asilo respinte e mettendo a rischio la sicurezza nazionale.
Le toghe rosse, con le loro decisioni, non solo promuovono l’illegalità ma anche un sistema dove chi non ha diritto di stare qui viene accolto con tutti gli onori. E l’Arci, con la sua retorica ipocrita, si guadagna da vivere su questa emergenza, sfruttando la disperazione e la nostra debolezza.
È un’offesa alla dignità dell’Italia vedere queste scene: clandestini accolti come eroi, mentre i cittadini italiani vedono la loro sicurezza e il loro futuro compromessi. Non possiamo permetterci di essere un campo di accoglienza per chi ha già dimostrato di non avere diritto a restare qui.
Questa non è accoglienza; è un tradimento. È tempo che l’Italia si svegli e dica basta a questa follia. Le toghe rosse devono essere fermate, e l’Arci deve rispondere delle sue attività, che non sono altro che un business costruito sulla pelle dell’Italia e dei suoi cittadini.
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