Sharia a Bologna, ragazzine picchiate perché girano senza velo
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“Ennesimo episodio di radicalismo islamico a Bologna. Ragazza di 16 anni pestata dal padre perché non voleva indossare il velo. Una cancellazione dei diritti delle persone e delle donne che nell’Islam radicale è normale prassi. Purtroppo è un fenomeno sempre più diffuso di fronte a cui la sinistra si gira dall’altra parte”, così Anna Cisint, europarlamentare, in una nota congiunta con Matteo Di Benedetto, capogruppo Lega Bologna.
“I Sindaco Lepore ha spiegato ai suoi cittadini che cosa sta coltivando in casa con l’accoglienza di massa che promuove? Il radicalismo islamico cresce, si impone con la forza appena ha i numeri e poi calpesta tutto e tutti, partendo dalle donne e dai loro diritti, considerati inesistenti da quella cultura. Lo so bene io che l’ho vissuto in prima persona come Sindaco a Monfalcone, sono stata minacciata di morte e di ogni tipo di violenza perché difendevo le ragazze e i loro diritti proprio di fronte a episodi come questi.
Perché il Sindaco di Bologna, invece, rimane in silenzio? Nulla da dire, in difesa delle giovani donne che crescono a Bologna? Nessun aiuto alle ragazze che vivono schiacciate dalla Sharia? Se fosse un Sindaco responsabile, darebbe massima attenzione a questo fenomeno e agirebbe per garantire la massima tutela a queste ragazze, che hanno bisogno di specifiche attenzione e un aiuto dedicato per sfuggire dalla mano padronale dell’Islam.
Bisogna tenere alta l’attenzione e non fare sì che ci si abitui alla cancellazione dei diritti delle donne, altrimenti tutte le parole che spendiamo su questo tema sono vuote, ipocrite e una presa in giro nei confronti di ragazze come quella vittima del pestaggio in questi giorni. I diritti delle donne partono da qui, altrimenti la sinistra eviti di parlarne”, afferma Cisint.

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“Il radicalismo islamico è un fenomeno che va monitorato e da cui bisogna difendere la comunità, partendo dalle ragazze e dalle donne che sono le prime persone vittime della violenza che si sviluppa in questi contesti. La difesa dei diritti delle donne parte da qui”, concludono i due esponenti della Lega.
L’immigrazione islamica in Italia deve essere azzerata. Non possiamo permetterci di essere una terra dove la violenza contro le donne, la cancellazione dei diritti umani e la diffusione del radicalismo diventano la norma. Ogni giorno che passa senza azioni concrete è un giorno in cui accettiamo che la nostra cultura, i nostri valori e le nostre leggi vengano soppiantati da un sistema che non rispetta la dignità umana.
È un’emergenza nazionale che richiede non solo attenzione, ma azioni decise per proteggere i cittadini italiani, soprattutto le donne, dalla crescente minaccia del radicalismo islamico. La sinistra, con il suo silenzio e la sua politica di accoglienza indiscriminata, sta diventando complice di questa barbarie. È tempo di dire basta e di agire per la sicurezza e la libertà di tutti gli italiani.
BENE questo è un bene iniziassero ad incapsulare col velo neGRO anche le italiane di bologna le partigiane! che inizino a raccogliere i generosi frutti che le loro teste di cazzo auspicano e che vogliono imporre a noi altri a suon di sentenze a cazzo e di frasettine cazzoeffetto sulla accoglionanza!
le piu’ grandi troie di sinistra stanno tutte a bologna, peccato che ora siano state surclassare da una moltitudine inenarrabile di rikkioni, sempre di sinistra
buona domenica