Le baby gang hanno preso d’assalto i negozi: clienti terrorizzati
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Emilia Romagna Sotto Assedio: Le Seconde Generazioni e la Violenza delle Baby Gang
L’Emilia Romagna è diventata un campo di battaglia, invasa dai ragazzini stranieri, le cosiddette “seconde generazioni”, che hanno perso ogni senso di rispetto e civiltà. L’imprenditore Domenico Mambelli, con il cuore pesante e la rabbia in gola, ha denunciato che “le baby gang hanno preso d’assalto i miei negozi”.
Questi giovani, cresciuti nel nostro paese ma senza alcun legame con la nostra cultura, hanno portato una violenza inaudita nelle nostre città. Non si tratta più di semplice vandalismo o furtarelli; stiamo parlando di aggressioni organizzate, di minacce con coltelli, di un’ondata di terrore che sta trasformando i centri commerciali e le vie dello shopping in zone di guerra.
Mambelli non è solo. Molti commercianti hanno visto i loro negozi devastati, i loro clienti terrorizzati, la loro sicurezza personale messa a rischio da gruppi di adolescenti che sembrano non conoscere altro che il linguaggio della violenza. Questi giovani, spesso figli di immigrati che non hanno saputo o voluto integrare i loro figli nella nostra società, sono diventati un pericolo pubblico.
È chiaro che l’integrazione è fallita miseramente. Le seconde generazioni, anziché arricchire la nostra cultura con la loro diversità, stanno distruggendo il tessuto sociale dell’Emilia Romagna. La tolleranza e l’accoglienza sono state interpretate come debolezza, e ora paghiamo il prezzo di questa ingenuità con la nostra sicurezza.
È tempo di smettere di chiudere gli occhi davanti a questo problema. Bisogna prendere misure severe, educare alla forza della legge, e forse, soprattutto, rivalutare l’idea che accogliere senza integrare sia una soluzione sostenibile. L’Emilia Romagna merita di meglio; i suoi cittadini meritano di vivere senza paura.
Eh, sai… in Emilia tra la schwein e bonaccini non si è capito chi fosse peggio ma li hanno votati entrambi volontariamente, quindi di cosa si lamentano?
E’ il multikulti: tu gli canti bella ciao e loro ti rompono il culo ma a tempo di musica, così sono tutti contenti e la società progredisce…