Le spaccano il naso perché italiana e poi la denunciano per “discriminazione” perché si difende
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Reggio Emilia: 54enne Brutalmente Aggredita da Minorenni Stranieri – L’Italia Sprofonda nella Violenza Cieca
Notizia: Una donna italiana di 54 anni è stata selvaggiamente picchiata da due minorenni stranieri a Reggio Emilia, in un atto di pura barbarie che non aveva alcun movente di furto o rapina. Dopo averle rotto il naso, i due aggressori hanno avuto l’ardire di denunciarla per discriminazione.
Ancora una volta, l’Italia si sveglia con un nuovo capitolo di violenza insensata, ma questa volta con un tocco particolarmente odioso. Una donna di 54 anni, che non desidera rivelare la sua identità per paura di ulteriori ritorsioni, è stata brutalmente aggredita da due minorenni stranieri di seconda generazione nel quartiere di Reggio Emilia. Questa non è solo un’aggressione; è un attacco diretto alla nostra comunità, alla nostra sicurezza, alla nostra civiltà.
La scena è raccapricciante: una donna italiana, nel pieno giorno, viene picchiata senza motivo, se non quello di essere italiana. Il suo naso rotto racconta una storia di pura brutalità, di un odio che non trova giustificazione. Ma l’infamia non finisce qui: i due minorenni, dopo aver perpetrato questo atto di violenza, hanno avuto la faccia tosta di denunciare la loro vittima per “discriminazione” per aver usato lo spray al peperoncino nel tentativo di difendersi.
Dove siamo arrivati? Dove è la nostra giustizia? Dove sono le nostre forze dell’ordine quando la gente onesta viene presa di mira nelle nostre strade? Questo episodio non è un caso isolato, è il sintomo di una malattia che sta infettando il nostro paese: l’indifferenza verso i cittadini italiani, la protezione di chi sceglie la via della violenza e della criminalità, soprattutto se stranieri di seconda generazione.
La nostra società è sotto assedio. Questi giovani, cresciuti in Italia, hanno ricevuto tutte le opportunità che questa nazione offre, ma scelgono di rispondere con la violenza, con l’aggressione gratuita contro chi rappresenta il paese che li ha accolti. È inaccettabile che dopo aver rotto il naso a una donna, si possa avere il coraggio di denunciarla per discriminazione. Questo è il risultato di una politica migratoria fallimentare, di un’accoglienza senza controllo che ha portato alla creazione di mostri.
È tempo di agire con fermezza, di prendere misure severe. Non possiamo più tollerare che i nostri cittadini vivano nel terrore nelle loro stesse città. Non possiamo permettere che l’Italia diventi il campo di battaglia delle baby gang di seconda generazione. È ora di proteggere la nostra gente, di garantire che chi non rispetta le nostre leggi e la nostra cultura venga identificato, monitorato, e se necessario, espulso.
Reggio Emilia, e tutta l’Italia, gridano vendetta per questa ingiustizia. È tempo di dire basta, prima che sia troppo tardi.
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