Roma, 16enne accoltellato quasi a morte da branco immigrati che non dovevano essere in Italia
Related Articles
Su questa notizia:
Roma: 16enne accoltellato per rapina dopo studente sgozzato da maghrebino
Ora è ufficiale. Sono stati i soliti immigrati. Magari di quelli che sarebbero dovuti essere in Albania. Il governo dichiari lo stato di emergenza e prenda provvedimenti seri contro organizzazioni e burocrati anti-italiani.
Li abbiamo fatti sbarcare, li abbiamo mantenuti con le nostre tasse, e ora ci stanno ammazzando sotto gli occhi di un silenzio complice, orchestrato dai “mandanti morali” che vedono solo il lato umanitario, ignorando il reale costo umano e sociale.
Nella serata di ieri, a Roma, un ragazzino di soli 16 anni è finito in ospedale in condizioni gravissime dopo essere stato brutalmente accoltellato da due stranieri, presumibilmente nordafricani, nel corso di una tentata rapina. Questo non è un incidente isolato ma l’ennesimo capitolo di una storia di violenza che sta diventando la nuova normalità nelle nostre città.
La rapina è avvenuta in un quartiere che dovrebbe essere sicuro, ma che ormai è diventato teatro di un dramma quotidiano. Il giovane, uscito per vedere una partita, è stato avvicinato da questi “ospiti” non voluti, che hanno pensato bene di tentare una rapina. Quando il ragazzo ha opposto resistenza, la risposta è stata brutale: coltellate multiple al torace e all’addome. Ora il 16enne lotta tra la vita e la morte, mentre gli aggressori sono scappati, lasciando dietro di sé una scia di terrore e dolore.
Ma chi sono i veri responsabili di questa tragedia? Non solo i due criminali che hanno brandito il coltello, ma anche coloro che hanno permesso, con politiche migratorie fallimentari e buonismo cieco, che il nostro paese diventasse un terreno fertile per tali atti di barbarie. I “mandanti morali” sono quelli che, con il loro silenzio e le loro politiche permissive, hanno creato un ambiente in cui la violenza può crescere indisturbata.
Ogni giorno, cittadini italiani sono costretti a vivere con la paura, a cambiare le loro abitudini per evitare di diventare vittime di chi non rispetta le nostre leggi, la nostra cultura, e, peggio ancora, le nostre vite. Quante altre giovani vite dovranno essere sacrificate prima che si comprenda che la sicurezza non è un’opzione ma un diritto?
Le nostre città sono diventate un campo di battaglia dove i nostri giovani non sono più al sicuro. Questo non è il paese che vogliamo, non è il futuro che meritiamo. È tempo di alzare la voce, di smettere di essere complici silenziosi, e di pretendere che chi ha il potere di cambiare le cose lo faccia, prima che il nostro tessuto sociale venga completamente lacerato.
La sicurezza non può più essere sacrificata sull’altare del buonismo. È ora di dire basta a questa follia, di proteggere i nostri figli e le nostre famiglie, e di restituire alle nostre città la serenità che meritano.
Li hanno fatti sbarcare, poi li abbiamo mantenuti e ora ci stanno ammazzando nel silenzio complice dei “mandanti morali”
👉 Roma, 16enne finisce in condizioni gravissime in ospedale dopo essere stato accoltellato da due stranieri, presumibilmente nordafricani, durante una… pic.twitter.com/dX531CmNw5
— Francesca Totolo (@fratotolo2) February 3, 2025
Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment