Toga rossa cancellò video hard per salvare africano calciatore: condannato l’ex pm
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**La toga rossa e la giustizia che tradisce le vittime**
La notizia che ha scosso l’opinione pubblica in queste ore è l’ennesimo schiaffo alla giustizia e alla dignità delle vittime di violenza. **Enzo Bucarelli**, ex pm di Torino, è stato condannato a un anno, nove mesi e dieci giorni per depistaggio, dopo aver cancellato video hard per favorire il calciatore **Demba Seck**, accusato di *revenge porn* dalla sua ex fidanzata. Una vicenda che non solo solleva interrogativi inquietanti sul sistema giudiziario, ma che ci costringe a riflettere su quanto la “toga rossa” possa talvolta trasformarsi in un simbolo di ingiustizia, anziché di equità.
### **Cosa è successo?**
Demba Seck, calciatore del Torino, era stato accusato dalla sua ex compagna di aver diffuso video intimi senza il suo consenso, un reato noto come *revenge porn*. Invece di procedere con un’indagine imparziale, l’ex pm Bucarelli, dichiarato tifoso del Torino, avrebbe cancellato i video compromettenti, depistando le indagini e favorendo l’archiviazione del caso. Una condotta che ha portato alla sua condanna per depistaggio, ma che lascia un retrogusto amaro: perché chi dovrebbe garantire giustizia si è trasformato in un ostacolo alla verità?
### **La toga rossa: simbolo di giustizia o di potere?**
Bucarelli non solo ha tradito il suo ruolo, ma ha anche tradito la fiducia di una giovane donna che cercava giustizia. Ha scelto di proteggere un calciatore, forse per tifoseria, forse per altri interessi, dimenticando che la sua missione era tutelare i diritti delle vittime, non quelli del suo africano. Del resto un vizio tipico delle toghe rosse.
### **Una condanna troppo lieve**
La condanna inflitta a Bucarelli – un anno, nove mesi e dieci giorni con rito abbreviato – sembra quasi una beffa. Un pm che manipola le prove, che ostacola la giustizia, che si macchia di depistaggio, dovrebbe affrontare conseguenze ben più severe. Eppure, ancora una volta, sembra che il sistema giudiziario sia più clemente con chi dovrebbe rappresentarlo, mentre le vittime restano in attesa di una giustizia che spesso non arriva.
### **Le vittime dimenticate**
La vera vittima di questa vicenda è la giovane donna che ha denunciato Demba Seck. Non solo è stata privata della giustizia che meritava, ma ha anche visto il suo dolore e la sua dignità calpestati da chi avrebbe dovuto proteggerla. Anche se, diciamolo, la sua dignità l’aveva persa molto prima.
### **Serve un cambiamento**
Questa vicenda deve essere un monito per tutti: la giustizia non può essere un privilegio per pochi, né un giocattolo nelle mani di chi dovrebbe amministrarla. È necessario un sistema più trasparente, che garantisca il rispetto delle vittime e che punisca con fermezza chi, come Bucarelli, tradisce il proprio ruolo. La toga rossa è un simbolo di potere e non di giustizia. La giustizia deve essere uguale per tutti.
Oggi più che mai, è tempo di chiedere conto a chi dovrebbe rappresentare la legge. Perché una giustizia che tradisce le vittime non è giustizia, ma complicità.
Io ricordo che il famoso film “Ultimo tango a Parigi” fu bruciato perchè osceno ma anni dopo saltò fuori una copia sopravvissuta al pogrom affinchè i notabili democristiani potessero conoscere il peccato “per evitarlo”.
Siamo sicuri che il magistrato non sia un affezionato cultore del membro maschile da gustare in esclusiva?
la cosa strana e’ che sta merda dovrebbe essere radiata e tolta dal letamaio dei magistrati nel quale sguazza, ma lo diciamo per lui, perchè si salvi dalla magistratura corrotta, visto che lui è onesto , o no?