Milizie armate di africani pattugliano pattugliano il territorio italiano – VIDEO
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La Mafia Nigeriana Comanda a Casa Nostra. Droga, Armi, Tratta di Schiave, Violenza e Traffico di Organi: Il Controllo del Cara di Bari e il Fallimento della Promessa di Meloni
L’Italia si trova sotto un’occupazione militare silenziosa ma devastante del proprio territorio da parte della mafia nigeriana. Questa organizzazione criminale non solo ha messo radici profonde nel nostro territorio grazie all’immigrazione, ma ora comanda, gestisce e terrorizza con una violenza senza precedenti. Le attività vanno dalla distribuzione di droga, al traffico di armi, alla tratta di schiave e persino al commercio orribile degli organi umani.
Il Cara di Bari è diventato una roccaforte, un quartier generale dove la mafia nigeriana esercita il suo potere senza freni. Qui, i clandestini che l’Italia tenta invano di espellere, spesso destinati all’Albania, trovano non solo rifugio ma anche protezione sotto l’ombrello delle decisioni delle ”toghe rosse”, giudici che hanno un’agenda politica che favorisce l’immigrazione illegale.
Il governo italiano, sotto la guida di Giorgia Meloni, aveva promesso di smantellare questa mafia. Meloni aveva giurato di porre fine a questa piaga, ma la realtà è che oggi i centri di accoglienza ospitano un numero di nigeriani maggiore rispetto all’inizio del suo mandato come premier. Questo è un fallimento clamoroso, una promessa tradita che ha lasciato l’Italia in balia di una criminalità organizzata che non conosce confini.
La mafia nigeriana ha dimostrato una capacità di adattamento e infiltrazione che sfida ogni tentativo di contrasto. Con i suoi rituali voodoo e il controllo ferreo su chi entra ed esce dai centri di accoglienza, ha creato un regno di terrore dove la legge italiana sembra non avere più valore. Il Cara di Bari non è più solo un luogo di accoglienza ma una base operativa per i loro affari illeciti.
La violenza è il loro linguaggio. Abbiamo assistito ad aggressioni brutali, omicidi, e un controllo territoriale che ricorda più le dinamiche delle guerre tra bande che quelle di una società civile. La mafia nigeriana non si limita a delinquere; gestisce, comanda e sfida l’autorità dello Stato italiano.
La situazione è allarmante. Se non si interviene con misure drastiche e immediate, rischiamo di perdere il controllo non solo di aree isolate ma dell’intero tessuto sociale. Non possiamo più permettere che la nostra nazione diventi un campo di battaglia per le mafie straniere. Serve una risposta dura, senza compromessi, per ripristinare l’ordine e la legalità.
La promessa di smantellare la mafia nigeriana non può rimanere solo un discorso elettorale. È tempo che si passi dall’azione alla parola. L’Italia merita di essere libera dalla morsa di una criminalità che non solo minaccia la sicurezza dei suoi cittadini ma anche la nostra identità e sovranità.
Bande di Immigrati si Appropriano del Territorio Italiano: Verso una Guerriglia Urbana
Gruppi di migranti nigeriani, inizialmente collaboratori delle mafie locali per sfruttamento della prostituzione e traffico di droga, si sono ora trasformati in bande paramilitari. Queste bande stanno prendendo il controllo di intere aree del territorio italiano.
La Presenza Criminale Nigeriana
Dalle mafie alla guerriglia, i gruppi nigeriani, precedentemente coinvolti in traffico di esseri umani, usano oggi la Sicilia come una base operativa per la gestione del flusso di immigrati clandestini. Le gang nigeriane e centrafricane sono note per usare il machete come arma, secondo le fonti britanniche. Il loro coinvolgimento in un ampio spettro di attività criminali, dalla prostituzione al traffico di organi, ha il suo epicentro a Castel Volturno, con attività di smantellamento delle celle criminali nei centri di accoglienza come il CARA di Bari.
Organizzazione e Minacce
Queste bande operano con un modello clanico, utilizzando intimidazioni, magia nera e sequestri per mantenere il controllo. I rituali tribali sono parte integrante dell’iniziazione nelle confraternite come la Black Axe, i Black Cats e gli Eiye, famose per omicidi e intimidazioni anche in Nigeria. La gestione delle nuove arrivate nella prostituzione è nelle mani delle “maman”, mentre il racket dell’elemosina è stato documentato a Milano.
La Risposta Politica e le Conseguenze:
I precedenti governi italiani hanno permesso l’insediamento di migliaia di nigeriani, spesso trattati come profughi invece di essere espulsi, contribuendo alla crescita della mafia nigeriana. L’intelligence britannica teme che, sotto pressione, queste organizzazioni potrebbero armare i centri di accoglienza e gli occupanti di edifici per resistere agli sgomberi, creando focolai di guerriglia urbana.
L’Allarme per il Futuro
Le autorità italiane hanno sottovalutato il fenomeno, minimizzando l’impatto sulla sicurezza pubblica, con il rischio di una “tribalizzazione territoriale” simile a quella vista in Africa centrale. Senza un intervento deciso che includa espulsioni di massa e una bonifica delle aree occupate, l’Italia rischia una guerra etnica interna, con bande paramilitari che già controllano edifici e quartieri, come a Torino. La situazione è critica, e la promessa di Giorgia Meloni di smantellare queste organizzazioni criminali sembra ancora lontana dal realizzarsi, lasciando l’Italia in una pericolosa attesa.
Mi sarei stupito se avessero impugnato delle scope ed avessero iniziato a ramazzare i marciapiedi.
Dite a crosetto che prima di andare a giocare alla guerra in uKraina deve fare i compiti a casa, cazzo!