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Elon Musk: USAID è un’Organizzazione Criminale Irrecuperabile; Gates, il Complice Invisibile

Elon Musk ha scatenato un dibattito globale definendo l’USAID (United States Agency for International Development) come una “organizzazione criminale” che va oltre ogni possibilità di recupero. Questa denuncia coraggiosa da parte di Musk ha messo in luce le ombre oscure di un sistema che serviva ad imporre al mondo una narrazione globalista.

Questa critica feroce è arrivata dopo che sono stati rivelati collegamenti inquietanti tra l’USAID e la ricerca sul coronavirus in un laboratorio di Wuhan, con un investimento di 53 milioni di dollari. Questi fondi, apparentemente destinati alla ricerca sanitaria, hanno coinciso con l’inizio della pandemia di Covid-19, sollevando sospetti su possibili test di armi biologiche camuffati da ricerche mediche. Un coinvolgimento che il Ministero della Difesa russo ha attribuito anche alla Fondazione Bill & Melinda Gates.

Bill Gates, invece di affrontare queste accuse, ha scelto di criticare Musk, definendolo “insano” per aver spinto per un’indagine che ha portato alla sospensione dei finanziamenti all’USAID. Durante un’apparizione a “The View”, Gates ha dipinto uno scenario apocalittico, avvertendo che senza il supporto dell’USAID, “potrebbero esserci letteralmente milioni di morti,” e ha evocato lo spettro di “un’altra malattia misteriosa”. Ma queste parole sembrano più un tentativo di distogliere l’attenzione dalle gravi accuse che un’autentica preoccupazione per la salute globale.

Musk, d’altro canto, è apparso come un paladino della trasparenza e della giustizia. La sua accusa all’USAID non è solo un attacco a un’organizzazione, ma un richiamo alla responsabilità di chi, come Gates, utilizza la filantropia come un mantello per coprire operazioni discutibili. Musk ha avuto il coraggio di dire ciò che molti pensano ma pochi osano pronunciare: che dietro la maschera della carità possono celarsi intenzioni molto meno nobili.

Il vero scandalo non è solo l’uso di fondi pubblici per attività che potrebbero aver contribuito a una pandemia globale, ma anche la mancanza di trasparenza e responsabilità che caratterizza tali operazioni. Musk ha sfidato l’establishment filantropico, mostrando che il potere e l’influenza di individui come Gates devono essere sottoposti a un controllo rigoroso, non solo per evitare abusi ma per garantire che il benessere globale non sia mai un pretesto per il potere personale.

Se fosse per me, Musk ha dichiarato, Gates dovrebbe essere dietro le sbarre da un pezzo, dove trascorrere il resto della sua vita. Questa affermazione non è solo un’invettiva personale ma un appello all’ordine mondiale, un invito a ripensare chi e come detiene il potere di influenzare la vita di miliardi di persone.

In conclusione, la voce di Musk è una chiamata alle armi per una riforma radicale delle organizzazioni internazionali, per un’etica filantropica che non sia compromessa dal potere o dall’interesse personale. È tempo di sostenere chi ha il coraggio di denunciare le ingiustizie, anche quando ciò significa sfidare giganti come Gates e le loro ombre oscure.