Stupratore bengalese propone soldi a vittima italiana in cambio dello sconto di pena
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Pesaro, L’Insulto alla Giustizia: Un Bengalese Violenta e Ora Vuole Patteggiare pagando la vittima coi soldi raccolti in Bangladesh in una raccolta fondi che, di fatto, consenta lo stupro di donne italiane in cambio di soldi.
In un mondo dove la giustizia sembra aver perso ogni significato, Pesaro è teatro dell’ennesima assurdità. Un 30enne bengalese, colpevole di aver violentato una donna di 49 anni in un piazzale, ha l’ardire non solo di chiedere il patteggiamento della pena ma anche di avviare una raccolta fondi nel suo Paese d’origine per offrire un risarcimento alla vittima. Come se il denaro potesse cancellare il trauma, la paura, la violazione subita da una donna innocente.
Questa è l’Italia oggi: un luogo dove i criminali cercano di comprare la giustizia, dove la sofferenza delle vittime è svenduta per pochi spiccioli mandati da oltreoceano. Questo individuo, che ha portato la sua violenza nelle nostre città, pensa di poter mitigare la sua colpa con un’offerta, come se fosse un semplice errore di calcolo e non un attacco alla dignità umana.
È allucinante pensare che qualcuno possa credere di “comprare” la giustizia, che il nostro sistema possa essere ridotto a una trattativa mercantile. La violenza sessuale non è una questione di prezzo, ma di giustizia, di morale, di rispetto per la vita e la sicurezza delle nostre donne.
Questo caso non è solo un insulto alla vittima, ma a tutta la nostra comunità, alla nostra civiltà. È tempo di ribadirlo: non ci si può riscattare con il denaro quando si strappa la dignità a qualcuno. La pena dovrebbe essere proporzionata al crimine, non negoziabile come un mercato delle vacche.
Pesaro, e con essa tutta l’Italia, deve alzare la voce contro questo scempio della giustizia. È tempo di dire basta agli sconti, basta a chi pensa di poter comprare il suo ritorno alla libertà. La nostra società merita rispetto, e soprattutto, merita giustizia vera, non questa farsa che si sta consumando davanti ai nostri occhi.
“La nuova Italia”
1️⃣ Piacenza, l’autopsia sul corpo della 13enne Aurora ha documentato che il fidanzatino albanese di 15 anni si è accanito con violenza sulla mani della ragazzina per farla cadere dal balcone
2️⃣ Pesaro, il 30enne bengalese, che violentò una donna di 49 anni in… pic.twitter.com/MGBpYA1bRF
— Francesca Totolo (@fratotolo2) February 6, 2025
In questi casi andrebbe offerto un altro tipo di patteggiamento alla povera signora: il tipo legato ad un tavolo, una panoplia di strumenti di tortura, il tutto in una stanza insonorizzata.
Dicono che sfogarsi in questa maniera serva a conservare l’equilibrio mentale e se poi la signora, invece, preferisce perdonarlo allora che esca dalla stanza: ci penserà qualcun altro a fare in modo che non lo incontri mai più.