Bambina violentata sul bus al ritorno da scuola: perseguitata dai migranti

V
By V febbraio 7, 2025 23:07

Bambina violentata sul bus al ritorno da scuola: perseguitata dai migranti

Un’Ondata di Violenza da Parte di Immigrati di Seconda Generazione: La Tragedia di una Ragazzina a Forlì

Il caso di una violenza di gruppo su una ragazzina di 15 anni a Forlì è diventato emblematico di un problema più ampio: l’incapacità di gestire le nuove generazioni di immigrati che si sono integrate con violenza e disprezzo per la nostra società. La ragazza, vittima di un’aggressione sessuale sull’autobus, era perseguitata da giorni da un gruppo di giovani, tra cui un 19enne nordafricano di seconda generazione, che ora si trova ad affrontare accuse aggravate.

Una Violenza Insopportabile

VERIFICA NOTIZIA


“È successo tutto di giorno, al ritorno da scuola”, racconta il padre, con la voce carica di rabbia e frustrazione. La famiglia ha deciso di depositare una nuova denuncia per atti persecutori, poiché la giovane aveva già subito minacce e avance minacciose da parte del capobranco. “Dai racconti della vittima è emerso che già un anno fa questo soggetto si sarebbe fatto avanti, con avance, e di fronte al rifiuto della ragazza avrebbe proferito insulti osceni e minacce di morte”, spiega l’avvocato Daniele Mezzacapo, difensore della famiglia. La giovane non aveva dato peso a queste minacce, un errore che ha pagato caro.

L’Aggressione sul Bus

Il 23 gennaio, la situazione è degenerata in un atto di violenza inaudita. “Mia figlia prende il bus fino alla stazione, da dove poi prende l’extraurbano per tornare a casa. Quel giorno essendo pieno il primo bus è venuta a piedi con un’amica fino a piazza Saffi. Dopo essersi separata da lei, si è avvicinato questo ragazzo nordafricano e altri due del suo gruppo. Lei è salita sull’autobus, p

VERIFICA NOTIZIA

urtroppo vuoto, e in un istante, il gruppo è diventato di otto ragazzi, tutti a bordo del bus”, dettaglia il padre. La ragazzina è stata bloccata, palpeggiata e molestata in una scena che ha dell’incredibile per la sua brutalità e per il luogo: un bus pubblico nel cuore del giorno.

Una Critica all’Inazione

L’autista del bus, secondo il padre della vittima, non avrebbe agito tempestivamente: “Possibile che non si sia accorto di niente, delle urla?”. Anche se l’avvocato Mezzacapo è più cauto, il fatto rimane che la sicurezza pubblica e la vigilanza sui mezzi di trasporto sono state gravemente carenti.

La ragazza, una volta scesa dal bus, ha atteso la madre in lacrime, mentre il padre si chiede amaramente cosa sia diventata Forlì. “Anche ora sono uscito di casa che mia figlia piangeva perché qualcuno sui social ha messo in dubbio la storia. Dovrà andare dallo psicologo e ora la dobbiamo portare e riprendere da scuola in macchina noi genitori”, esprime con amarezza il padre, sottolineando anche l’inutilità di consigli come l’uso di spray al peperoncino in situazioni simili.

Una Comunità Sotto Assedio

Il problema, come evidenziato dal padre, è che questa banda di giovani immigrati di seconda generazione agisce indisturbata nelle zone di transito come punto bus e piazza Saffi, non solo contro sua figlia ma contro molte altre persone. Qui, secondo i ragazzi che utilizzano il trasporto pubblico, è comune incontrare baby gang dedite al disturbo e allo spaccio. “Le forze dell’ordine sanno benissimo qual è la situazione, ma si interviene sempre dopo che succede qualcosa di grave”, lamenta il padre, criticando la reattività piuttosto che la prevenzione.

Questo caso non è solo una tragedia per una famiglia, ma un campanello d’allarme per una società che sta perdendo il controllo sulla sicurezza dei suoi cittadini, specialmente dei più giovani e vulnerabili, di fronte a una generazione di immigrati che non rispetta le nostre leggi e valori. È tempo che il Ministro dell’Istruzione Valditara e le autorità competenti affrontino seriamente questa crisi, prima che altre famiglie debbano piangere per la violenza dei loro figli.

Bambina violentata sul bus al ritorno da scuola: perseguitata dai migranti ultima modifica: 2025-02-07T23:07:27+00:00 da V
V
By V febbraio 7, 2025 23:07
Write a comment

No Comments

No Comments Yet!

Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.

Write a comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*