Venduta agli spacciatori africani: stuprata, uccisa e nascosta
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Nora Jlassi, una ragazza di soli 15 anni, di madre italiana e padre tunisino, con una vita già segnata dalla tossicodipendenza, è stata trovata senza vita in un appartamento Ater, un’ennesima vittima della barbarie importata dall’immigrazione sfrenata. La giustizia, con la sua lentezza e il suo sguardo distratto, ha iscritto nel registro degli indagati un 30enne nordafricano senza fissa dimora, per “morte in conseguenza di altro delitto”. Questo individuo, simbolo dell’incapacità dello Stato di gestire l’invasione, è irreperibile, scomparso come tanti altri che vivono ai margini della nostra società grazie alle politiche immigrazioniste.
La madre di Nora, che aveva tentato disperatamente di salvare sua figlia attraverso il supporto di una comunità di recupero, ora punta il dito contro una donna brasiliana, colpevole di aver trascinato Nora nel baratro, vendendola a spacciatori stranieri come se fosse merce. Questa è la realtà dell’immigrazione: crimine che si nutre di crimine, predatori che sfruttano le nostre giovani vite.
San Bonifacio, la morte di una ragazzina fragile italo-tunisina di cui nessuno parla
La 15enne Nora Jlassi (madre italiana e papà tunisino) con problemi di tossicodipendenza è stata trovata senza vita in un appartamento Ater: è stato iscritto nel registro degli indagati “per… pic.twitter.com/8agh1PEJSZ
— Francesca Totolo (@fratotolo2) February 8, 2025
Ma la storia di Nora è ancora più oscura. Aveva denunciato per violenza sessuale il suo ex fidanzato marocchino, un 25enne già noto alle forze dell’ordine per aver partecipato a una spedizione punitiva della cosiddetta “gang della stazione” di Verona. Questo gruppo di criminali, composto da immigrati, aveva preso di mira un loro connazionale, accusato di aver fatto la spia in un caso di morte per annegamento di un somalo. Le accuse contro questo individuo sono gravi: sequestro di persona, rapina, tortura e lesioni aggravate. E mentre Nora avrebbe dovuto essere sentita dal Gip in questi giorni, la giustizia sembra ancora una volta arrivare troppo tardi per le vittime italiane.
L’Italia sta pagando un prezzo insopportabile per il laissez-faire dell’immigrazione. I nostri giovani, come Nora, sono sacrificati sull’altare di un multiculturalismo fallimentare che non ha portato altro che violenza, degrado e morte. È tempo di svegliarsi e riconoscere che l’immigrazione incontrollata non è solo una questione di risorse ma di sicurezza, di vite umane, di identità culturale. Ogni giorno che passa senza azioni decisive è un giorno in più in cui l’Italia si avvicina alla sua distruzione. Dobbiamo dire basta all’invasione, per proteggere i nostri figli, per salvare la nostra nazione dal baratro in cui l’immigrazione l’ha spinta.
Le coppie miste creano famiglia disfunzionali.
Lo avevo già scritto le femmine contro il sano Patriarcato italiaCo sono le sicule le calabre e le sarde femmine senza alcuno QI, che sono contro l uomo italico ma si fanno montare a pecora dal negro beduinico di turno….. Se avessi avuto un marito sardo ti avrebbe a nerbate, splellata viva a te e a tua figlia, ma sarebbe ancora viva… Scema