Allarme nero: 1 milione pronti a imbarcarsi per l’Italia dal Nordafrica
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Siamo di fronte a una vera e propria catastrofe umanitaria e di sicurezza nazionale: oltre un milione di migranti irregolari sono pronti a partire dalle coste della Libia e della Tunisia. Il Copasir ha lanciato un allarme di emergenza nazionale, descrivendo questa situazione come una “bomba” migratoria pronta a esplodere e a riversarsi sulle nostre coste.
Secondo quanto riportato, ci sono all’incirca 700.000 migranti in Libia e un numero simile, se non superiore, in Tunisia, tutti in attesa di un’occasione per imbarcarsi verso l’Europa. Questo non è solo un problema di gestione dell’immigrazione; è una minaccia diretta alla nostra sovranità, alla nostra sicurezza, e alla nostra economia.
L’Italia, che ha già monitorato questa crisi con attenzione, non può più permettersi di essere il campo di accoglienza dell’Europa. Gli accordi bilaterali hanno mostrato una certa efficacia, ma non sono sufficienti per arginare un’ondata di questa portata. La realtà è spaventosa: il rischio di decine di migliaia di migranti che si lanciano in mare, mettendo a repentaglio la loro vita e la nostra sicurezza, è imminente.
È il momento di prendere misure drastiche e urgenti. Chiediamo con forza al governo italiano:
1. Blocco Navale: È necessaria l’imposizione immediata di un blocco navale lungo le coste nordafricane, in particolare in Libia e Tunisia. Le nostre forze navali devono impedire la partenza di questi barconi della morte, fermando l’invasione prima che giunga alle nostre spiagge.
2. Respingimenti Diretti: Non possiamo più permetterci di essere il punto di arrivo di questa disperata migrazione. I migranti intercettati devono essere respinti direttamente ai porti di partenza. Non si tratta di mancanza di compassione, ma di un atto di autodifesa.
Il Copasir ha chiarito che la maggior parte dei migranti che arrivano in Italia parte dalla Libia, dove pagano cifre esorbitanti per il loro viaggio, spesso lavorando in condizioni disumane. In Libia, il controllo dei flussi è una chimera, con la Cirenaica sotto il controllo del generale Haftar, mentre la Tripolitania è un caos di milizie che traggono profitto da questo traffico umano.
Non possiamo più aspettare. L’Italia deve agire ora, prima che questo tsunami umano sommerga il nostro paese, le nostre risorse, e la nostra sicurezza. Chiediamo al governo di agire con decisione per proteggere i cittadini italiani e per fermare questa follia.
Basta con l’invasione! Blocco navale e respingimenti immediati!
Allarme nero: 1 milione pronti a imbarcarsi per l’Italia dal Nordafrica
ultima modifica: 2025-02-09T12:49:55+00:00
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CAZZI NERI A DOMICILIO EDIZIONE 2025!!!
Voi dovete solo abbassare le mutande e piegarvi a 90 gradi che noi pensiamo a tutto il resto!
Personale baluba appositamente formato, ampia scelta di misure, sconti per famiglie e comitive!
OT: a nessuno è venuto in mente che la vicenda “al-masri” riguarda appunto questo problema o, per meglio dire, a sinistra lo sanno benissimo ma preferiscono mentire perchè non tanto sanno fare altro…
Si come no, domani mattina Giorgia Meloni manda le navi per fare il blocco navale. E poi se ricordate bene La Russa dopo essere stato eletto ha detto che il blocco navale non si può fare….
L’europa unita è una sorta di banca che, come nella barzelletta, “ti presta l’ombrello quando c’è il sole ma lo rivuole indietro quando piove”.
Quando c’era Silvio Berlusconi premier, un merdino austriaco di nome “oettinger” disse “i mercati insegneranno agli italiani come votare” perchè basta farla fuori dal vaso che la bce ti fotte in lungo e in largo.
Vuoi fare il blocco navale per fermare l’invasione?
A bruxelles se ne fottono e gli altri se devono prendere nel culo perchè i sorosiani vogliono la sostituzione etnica in europa, solo perchè i baluba sono manipolabili mentre noi vecchi europei siamo teste dure disincantate che si oppongono al cambiamento.
Se non bastasse “eurogendfor” per spiegare al governo italiano chi è che deve tacere, per quel che ne sappiamo la francia, in caso di bisogno, potrebbe mettere a disposizione una sua testata nucleare “nell’interesse della comunità europea” e farne un uso “didattico” per il governo italiano, magari cancellando La Spezia con la sua base navale o l’aeroporto militare di Pratica di mare sotto Roma
Ignazio La Russa, come la Meloni, hanno cambiato opinione su certi argomenti andando al potere ma di sicuro non di loro spontanea volontà.
Dai, se le cose fossero state semplici le avrebbero già fatte, e pure sul serio perchè non stiamo parlando di fighetti della fgci che facevano le assemblee, quelli erano in piazza quando si menava…