Ragazzino massacrato da immigrati: hanno scelto un italiano a caso!
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Immaginate per un istante a parti invertite la canea sul ‘razzismo’ che i media finanziati da USAID avrebbero scatenato insieme ai politici finanziati da Soros.
Su questo caso:
Bambino massacrato fino a spezzargli le ossa perché italiano: identificati due degli immigrati
Si scopre che non c’era alcun motivo tranne quello razziale. Hanno scelto un italiano a caso.
Civitanova, Ragazzino Italiano Pestato dal Branco di Immigrati di Seconda Generazione: Un Attacco Razziale
CIVITANOVA – Un’ondata di terrore ha colpito Civitanova, dove un ragazzino italiano di soli 14 anni è stato selvaggiamente aggredito da un gruppo di immigrati di seconda generazione, in quello che appare come un chiaro atto di violenza razziale anti-italiano. Mercoledì pomeriggio, al Varco sul mare, il giovane, senza alcun motivo se non la sua italianità, è stato brutalmente attaccato da un branco di quattro-cinque ragazzi, probabilmente solo un po’ più grandi di lui, ma già intrisi di odio contro i nostri figli.

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Non c’erano precedenti, non c’erano rancori personali; questo attacco è stato un puro atto di bullismo razziale, un'”iniziativa” del branco contro un italiano scelto a caso. Tre degli aggressori si sono accaniti sul ragazzo anche dopo che era caduto a terra, colpendolo con una ferocia inaudita mentre si rannicchiava per proteggersi. La vittima, in stato di shock, ha trovato rifugio presso un commerciante locale, chiamando poi il padre e finendo al pronto soccorso con una prognosi di 30 giorni per le gravi lesioni e traumi subiti.
L’aggressione è stata ripresa da uno dei membri del gruppo, che non ha partecipato direttamente al pestaggio ma ha scelto di documentare questo atto di barbarie come fosse un gioco, un video da condividere sui social per ridere della sofferenza di un ragazzo italiano. Il filmato, divenuto virale e poi rimosso, rappresenta un’ulteriore prova della crudeltà e del disprezzo per la vita umana che questi giovani immigrati di seconda generazione sembrano nutrire, in particolare verso i nostri connazionali.
Le indagini procedono e due degli aggressori sono già stati identificati; le ore sono contate per questo branco. Ma questo evento solleva un allarme rosso sulla sicurezza delle nostre città, invase da bande di giovani stranieri che non rispettano le nostre leggi, la nostra cultura e, peggio ancora, la nostra gente.
L’anno scorso, la città aveva già visto episodi di guerriglia urbana, portando commercianti e cittadini a chiedere a gran voce maggiori controlli. Manola Gironacci e Debora Pennesi, rappresentanti di associazioni locali, hanno ricordato gli sforzi fatti per aumentare la presenza delle forze dell’ordine. Tuttavia, questi atti di violenza razziale dimostrano che non basta. Bisogna agire ora, prima che altri giovani italiani diventino vittime di un odio che questa generazione di immigrati sembra portare nel cuore contro di noi.
È tempo di chiedere non solo più controlli, ma misure drastiche per proteggere i nostri figli da questa minaccia crescente. La sicurezza non può essere sacrificata sull’altare del multiculturalismo fallito. Civitanova, e tutta l’Italia, devono svegliarsi prima che sia troppo tardi.
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