Soros e il Pd votano referendum per la cittadinanza ai maranza: Italia in pericolo
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Così potranno dire che a stuprare, rubare e uccidere sono ‘italiani’. La guerra è ora. E la si vince se quelli al governo portano avanti una rivoluzione trumpista invece di vegetare come finiani.
Loro voteranno sì alla cittadinanza facile mentre, in Italia, è in atto la mattanza delle donne perpetrata da stranieri e le città sono ostaggio di baby gang multietniche. pic.twitter.com/JvAPPzGwxa
— Francesca Totolo (@fratotolo2) February 9, 2025
La Cittadinanza Facile e la Mattanza delle Donne: Italia in Pericolo
In Italia, siamo testimoni di una crisi sociale che sta mettendo a rischio la sicurezza e l’identità nazionale. Da un lato, assistiamo a una spinta politica orchestrata da partiti finanziati da figure come George Soros e il Partito Democratico (Pd) per promuovere referendum che concedano la cittadinanza ai cosiddetti “maranza”, giovani immigrati di seconda generazione. Questo processo, definito come “cittadinanza facile”, sembra essere una strategia per alterare la demografia del nostro Paese, mascherando sotto un velo di integrazione ciò che è in realtà una minaccia alla nostra cultura e sicurezza.
Mentre questi referendum sono in discussione, l’Italia si trova nel bel mezzo di una crisi di sicurezza pubblica senza precedenti. Le nostre città sono diventate terreni di caccia per baby gang multietniche che seminano il terrore tra la popolazione. Queste bande, spesso composte da giovani di origine straniera, non mostrano alcun rispetto per la legge o per la vita umana. La violenza contro le donne è diventata particolarmente allarmante, con una mattanza perpetrata da stranieri che sembra non avere fine. Le nostre strade, un tempo sicure, sono ora luoghi di paura, dove ogni donna teme per la propria incolumità.
L’ironia tragica è che, con la concessione della cittadinanza facile, questi atti criminali potranno essere attribuiti a “italiani”, diluendo la responsabilità e confondendo la percezione pubblica. Questo non è solo un attacco alla sicurezza ma un attacco alla nostra identità e sovranità.
La guerra per l’anima dell’Italia è già in corso. Non si tratta di una guerra di armi, ma di una battaglia per i valori, la cultura e la sicurezza. La risposta non può essere una politica di compromessi e moderazione, che ricorda più il modus operandi di Gianfranco Fini che una vera volontà di cambiamento. Ciò che serve è una rivoluzione, una “rivoluzione trumpista” che metta al centro la protezione degli italiani, la chiusura delle frontiere a chi non rispetta le nostre leggi e la promozione di politiche di integrazione rigorose e basate sul merito.
Se il governo attuale continua a “vegetare”, permettendo che queste dinamiche si aggravino, l’Italia rischia di perdere non solo la sua sicurezza ma anche la sua anima. È tempo di agire, di difendere il nostro Paese con forza e determinazione, seguendo l’esempio di coloro che altrove hanno dimostrato che è possibile proteggere i propri cittadini e la propria identità nazionale. La rivoluzione trumpista potrebbe essere la nostra ultima speranza per un’Italia che non dimentica chi è e cosa rappresenta.
Dicono tanto alla Montaruli che abbaia ed ignorano la elly schwein che raglia come un’asina ogni volta che apre bocca.
Segnatevela questa, potrà servire in futuro…