Crolla produzione industriale, boom solo per accoglienza clandestini
Related Articles
Emergenza Economica: Produzione Industriale in Picchiata nel 2024, Solo l’Industria dell’Accoglienza in Salute!
Siamo sull’orlo di un precipizio economico! Nel 2024, la produzione industriale ha subito un crollo del 3,5% rispetto all’anno precedente, come comunicato dall’Istat. A dicembre, il dato è ancora più allarmante con una diminuzione del 3,1% rispetto a novembre e un calo tendenziale del 7,1%! Il tutto mentre i giorni lavorativi sono aumentati, passando da 18 a 20.
Ma cosa sta accadendo? La causa principale è da attribuire ai costi dell’energia, schizzati alle stelle grazie alle sanzioni contro la Russia! Questi costi stanno soffocando le nostre industrie, portando a chiusure e licenziamenti in tutto il paese.
Tuttavia, c’è un settore che non solo resiste ma prospera: l’industria dell’accoglienza dei clandestini. Mentre le nostre aziende affondano, il numero di ospiti nei centri di accoglienza è salito a 140mila! È uno scandalo! Invece di investire nelle nostre imprese, stiamo finanziando un sistema che attira e mantiene chi entra illegalmente nel nostro paese.
Guardiamo i dati: a dicembre 2024, l’indice destagionalizzato della produzione è diminuito del 3,1% rispetto al mese precedente, e nel quarto trimestre la produzione è scesa dell’1,2%. Soltanto l’energia mostra un incremento congiunturale (+0,9%), mentre tutti gli altri settori sono in caduta libera – beni strumentali, beni di consumo e beni intermedi tutti in calo di oltre il 3%.
In termini tendenziali, l’energia è l’unica a crescere del 5,5%, mentre i settori che ci hanno resi famosi nel mondo, come l’abbigliamento e i mezzi di trasporto, sono in crisi profonda, con cali rispettivamente del 18,3% e 23,6%.
Conclusione:
È evidente che il nostro paese sta pagando un prezzo altissimo per politiche miopi e sanzioni che non hanno fatto altro che peggiorare la nostra situazione economica. Dobbiamo svegliarci! Non possiamo permetterci di continuare a sostenere un’industria dell’accoglienza che cresce sulle ceneri della nostra economia reale. È tempo di ripensare le nostre priorità, prima che sia troppo tardi!
Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment