Rackete torna a speronare l’Italia e difende le sue toghe rosse

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By V febbraio 12, 2025 20:19

Rackete torna a speronare l’Italia e difende le sue toghe rosse

La Vergogna Rackete: Speronatrice di Navi Italiane, Libera Grazie alle Toghe Rosse, Attacca il Governo su Almasri!

Carola Rackete, la nota speronatrice di navi italiane, dovrebbe essere dietro le sbarre per i suoi atti di pirateria e invece è libera, protetta dalle toghe rosse che sembrano avere una simpatia speciale per chi viola le nostre leggi. Questa europarlamentare tedesca, che anni fa ha comandato la nave Ong Sea Watch, ha di nuovo aperto bocca per criticare l’Italia su un caso che non comprende affatto: quello di Almasri.

Nel suo intervento a “L’aria che tira” su La7, Rackete ha avuto il coraggio di dire: “Era un’occasione unica, hai quest’uomo (Almasri, ndr), lo arresti e poi lo lasci andare?”. Parla di “vittime torturate, abusate e stuprate”, ma dimentica un dettaglio fondamentale: Almasri non ha – tutto da dimostrare – torturato libici, ma clandestini arrivati da tutta l’Africa in Libia con l’intento di imbarcarsi illegalmente verso l’Italia, a pagamento.

La decisione di scarcerare e rimpatriare Almasri è stata presa nel rispetto della ragion di Stato, ma Rackete, con la sua arroganza ideologica, se ne infischia. Paragona questa decisione a uno “sputo in faccia” alle vittime, ma dimentica che queste “vittime” sono in gran parte immigrati illegali che hanno contribuito al caos della nostra nazione.

Rackete accusa il governo italiano di avere “forti legami con i libici” per impedire il flusso di immigrati, ignorando che questi accordi, come il Memorandum Italia-Libia del 2017, esistevano ben prima che Giorgia Meloni salisse al potere. Ma no, per lei è solo una questione di “enormi interessi finanziari” e di voler nascondere le “torture” per non compromettere l’accordo.

E poi arriva la sua stoccata finale, accusando l’Italia di voler trasformare il paese in un’autocrazia, attaccando corti, media e indagini indipendenti. Ma chi è lei per parlare di democrazia, quando ha violato le nostre leggi marittime senza conseguenze?

È un insulto che Rackete, che avrebbe dovuto essere in carcere per i suoi atti contro l’Italia, possa ancora parlare con tanta arroganza. È chiaro che la sua attenzione non è sulla giustizia, ma su un’agenda politica che vuole vedere l’Italia invasa da clandestini. Le toghe rosse che la proteggono dovrebbero vergognarsi. È tempo di dire basta a questa farsa, basta con chi cerca di distruggere la nostra sovranità e sicurezza con discorsi ipocriti e attacchi infondati. Almasri è stato gestito secondo le necessità geopolitiche, non per il capriccio di un governo, ma per la sicurezza dell’Italia. Rackete, torna a casa tua, e lascia che l’Italia si occupi dei suoi affari senza le tue ingerenze.

Rackete torna a speronare l’Italia e difende le sue toghe rosse ultima modifica: 2025-02-12T20:19:17+00:00 da V
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By V febbraio 12, 2025 20:19
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell febbraio 12, 22:16

    La posizione di questa scimmietta è la seguente: campa con i soldi di paparino avvocato che ha investito in krande cermania: partecipazioni azionarie nella più grande e sicura industria europea, titoli di stato talmente sicuri da avere un interesse negativo e nel settore immobiliare.

    Come euroscimmietta prende 8.000 euro netti al mese più 5.000 euro di spese di lavoro più 350 euro al giorno per il soggiorno a bruxelles e a strasburgo ma se li spara tutti in birra con gli amici.

    Cosa farà la scimmietta quando paparino si accorgerà che la sua industria è andata a puttane, i titoli sono in default e l’immobiliare è stato espropriato dagli amici di sua figlia e non rende una sega ma genera costi per le riparazioni?

    Secondo me stavolta sua madre la prende veramente a ceffoni…

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