Migranti assaltano ospedale, poliziotti costretti a lasciarsi picchiare

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By V febbraio 14, 2025 17:50

Migranti assaltano ospedale, poliziotti costretti a lasciarsi picchiare

Violenza in ospedale a Macerata, momenti d’inferno: poliziotti aggrediti, tre feriti in poche ore
Un agente picchiato da un pakistano che bivaccava al pronto soccorso. Due suoi colleghi malmenati da un nigeriano al reparto di psichiatria

Immigrazione selvaggia: ospedali trasformati in campi di battaglia da pakistani e nigeriani. Basta con questa invasione che ci sta distruggendo!

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Macerata, un ospedale che diventa teatro di guerra. “Violenza in ospedale a Macerata, momenti d’inferno: poliziotti aggrediti, tre feriti in poche ore”. Tre agenti feriti in sole 12 ore, aggrediti da un pakistano che bivaccava al pronto soccorso e da un nigeriano fuori controllo nel reparto di psichiatria. È questa l’Italia che vogliamo? Un Paese dove i nostri poliziotti, che rischiano la vita ogni giorno, vengono massacrati da stranieri che non hanno alcun diritto di stare qui, ma che continuano a infestare le nostre città grazie a un sistema marcio e permissivo?

Il primo attacco: un pakistano che bivacca e aggredisce

La giornata da incubo inizia al mattino. Un pakistano, che da giorni bivaccava nella sala triage del pronto soccorso, si scaglia contro gli agenti della Volante intervenuti per identificarlo. “Un agente picchiato da un pakistano che bivaccava al pronto soccorso”. Questo individuo, un 29enne senza fissa dimora ma in regola con il permesso di soggiorno perché, ovviamente, è un “richiedente protezione internazionale”, non aveva nulla da fare lì. Non chiedeva assistenza medica, ma usava l’ospedale come un rifugio per le fredde notti invernali. E quando i poliziotti gli chiedono i documenti, lui cosa fa? Li aggredisce, ferendo uno di loro. Denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ma tanto sappiamo come andrà: resterà qui, libero di continuare a delinquere, mentre noi paghiamo il conto.

Il secondo attacco: un nigeriano fuori controllo

La sera, la situazione peggiora. “Due suoi colleghi malmenati da un nigeriano al reparto di psichiatria”. Un 22enne nigeriano, anche lui in regola con il permesso di soggiorno, dà in escandescenze nel reparto di psichiatria. Dimenandosi, scaraventa a terra mobili e suppellettili, mettendo a rischio pazienti, personale e se stesso. Gli agenti della Volante, insieme alla guardia giurata, intervengono per calmarlo e permettere ai sanitari di somministrargli farmaci. Ma lui, invece di collaborare, li aggredisce. Risultato? Altri due poliziotti feriti, con lesioni guaribili in pochi giorni. Anche per lui scatta la denuncia, ma, ancora una volta, nessuna espulsione. Rimarrà qui, a nostro carico, pronto a colpire di nuovo.

Un’invasione che ci sta massacrando

Questi episodi non sono incidenti isolati. Sono il frutto avvelenato di un’immigrazione selvaggia che sta distruggendo il nostro Paese. Pakistani e nigeriani, mantenuti con i nostri soldi, trasformano ospedali, strade, città in zone di guerra. E mentre i nostri poliziotti vengono aggrediti, mentre i nostri medici e infermieri vivono nel terrore, chi ci governa continua a blaterare di “accoglienza” e “integrazione”. Ma quale integrazione? Questi individui non vogliono integrarsi, vogliono imporci la loro violenza, il loro disprezzo, la loro arroganza. E noi, cittadini italiani, siamo costretti a subire, a pagare, a vivere nella paura.

Il grido di allarme del Siulp: ma chi ascolta?
Il sindacato di polizia Siulp lancia l’allarme: “Solo nella giornata di mercoledì scorso sono stati tre gli agenti aggrediti”, afferma il segretario provinciale Damiano Cioppettini. “Esprimiamo profonda preoccupazione per l’aumento delle aggressioni nei confronti dei poliziotti in provincia, un fenomeno che negli ultimi mesi ha visto un evidente incremento”. Chiedono misure di protezione, formazione, gestione. Ma la verità è che finché continueremo a lasciare entrare questi individui, finché continueremo a tollerare la loro presenza, nulla cambierà. È ora di dire basta. Rimpatri immediati, chiusura delle frontiere, stop a questo sistema folle che ci sta portando al collasso.

Basta con questa follia: l’Italia deve tornare nostra

L’Italia non può più essere un campo profughi per delinquenti. Non possiamo permettere che i nostri ospedali, i nostri luoghi di cura, diventino teatri di violenza. Non possiamo accettare che i nostri poliziotti, i nostri eroi, vengano massacrati da stranieri che non hanno alcun diritto di stare qui. È ora di agire, con durezza, con decisione. Espulsioni di massa, revoca dei permessi di soggiorno, fine di ogni forma di assistenza per chi ci odia. E chi continua a difendere questa invasione, dai politici alle ong, deve essere considerato complice. L’Italia è nostra, e dobbiamo riprendercela. Subito.

Migranti assaltano ospedale, poliziotti costretti a lasciarsi picchiare ultima modifica: 2025-02-14T17:50:31+00:00 da V
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By V febbraio 14, 2025 17:50
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1 Comment

  1. WLMHH8 febbraio 14, 21:30

    Paese delle banane e le scimmie se ne approfittano!

    Pulizia!

    Reply to this comment
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