Prefetto ammette: in questo quartiere di Roma comandano gli immigrati

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By V febbraio 14, 2025 22:49

Prefetto ammette: in questo quartiere di Roma comandano gli immigrati

Roma, Quarticciolo fuori controllo: immigrati di seconda generazione musulmani creano banlieue, solo l’espulsione di massa può salvarci

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ROMA – Il Quarticciolo, quartiere periferico di Roma, è sfuggito al controllo dello Stato, caduto nelle mani di bande di criminali nordafricani di seconda generazione. Tunisini, egiziani, algerini e marocchini, cresciuti in Italia, spacciano, rubano e aggrediscono, rendendo la vita impossibile ai residenti. “Questa è zona nostra. Andate via”, urlano agli agenti, accerchiandoli per far scappare i loro complici. Polizia e carabinieri non possono entrare senza essere minacciati o attaccati. I cittadini, esausti, gridano: “Il quartiere è nostro, non lo lasceremo alla criminalità”. Ma la verità è che lo Stato ha perso, e l’unica soluzione per evitare che l’Italia diventi una gigantesca banlieue è chiara: espellere gli immigrati musulmani dalle nostre città, subito.

Immigrati di seconda generazione: un fallimento totale

Questi criminali, nati o cresciuti qui, dovrebbero essere integrati, ma hanno scelto la guerra contro di noi. Spacciano droga, controllano le strade e considerano il quartiere “un possesso”, come ha detto il prefetto di Roma, Lamberto Giannini. I bambini non possono più giocare nei giardini, gli anziani hanno paura di uscire. Questo non è un problema isolato: quartieri come il Quarticciolo esistono in tutta Italia, da Torino a Napoli. Gli immigrati musulmani di seconda generazione, invece di rispettare le nostre leggi, hanno importato criminalità, violenza e disprezzo per la nostra civiltà.

Il fenomeno banlieue è già qui, prefetto Giannini

Il prefetto parla di “ragazzi che non lavorano e vengono arruolati dagli spacciatori” e propone “controllo h24”, “essere costanti, pazienti, gocce cinesi”. Ma queste sono parole vuote. Il Quarticciolo è già una banlieue, e le sue “gocce cinesi” non servono a nulla. Gli immigrati musulmani di seconda generazione non temono le nostre leggi: si sentono padroni, e noi siamo gli intrusi. Le forze dell’ordine sono abbandonate, i cittadini sono in ostaggio. Domenico Pianese, segretario del Coisp, lo ha detto chiaramente: “Senza sanzioni esemplari e una risposta ferma dello Stato, assisteremo a un’escalation di violenza”. Ma le sanzioni non bastano.

L’unica soluzione: espulsione immediata

Prefetto Giannini, smetta di parlare di “prevenzione”. L’unica azione che può salvare Roma è l’espulsione immediata degli immigrati musulmani, di prima e seconda generazione, che rifiutano di integrarsi. Non possiamo permettere che i nostri quartieri diventino zone franche, che le forze dell’ordine vengano umiliate, che i cittadini vivano nella paura. L’integrazione è fallita, e continuare a ignorarlo significa condannare l’Italia al caos.

Un futuro da difendere, ora o mai più

Le istituzioni devono agire con durezza: espulsioni di massa per chi commette reati o rifiuta i nostri valori, stop totale all’immigrazione islamica, e un piano per liberare le città da chi le sta distruggendo. Il disastro del Quarticciolo è un monito: se non agiamo ora, Roma e l’Italia saranno irriconoscibili. È ora di dire basta e di difendere il nostro futuro, senza compromessi.

Prefetto ammette: in questo quartiere di Roma comandano gli immigrati ultima modifica: 2025-02-14T22:49:07+00:00 da V
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By V febbraio 14, 2025 22:49
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3 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell febbraio 14, 23:11

    Se li espellono poi tornano, i baluba, perchè sanno che gli spaventapasseri non gli fanno nulla.

    Servirebbe un approccio più incisivo, cosa assolutamente impossibile, ora come ora, ma siccome i bastardi sorosiani cominciano ad avere paura diamo tempo al tempo…

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