Baby gang di nuovi italiani terrorizza il quartiere
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Basta con questa follia! È ora di affrontare la realtà: questi immigrati di seconda generazione stanno distruggendo la nostra società. Non possono continuare a godere dei benefici della nostra nazione senza rispettare le nostre leggi e cultura. Chiediamo l’azzeramento immediato dei ricongiungimenti familiari e un ritorno allo ius sanguinis per impedire che la nostra identità nazionale venga ulteriormente diluita da queste generazioni che non solo non si integrano ma portano solo problemi. La sicurezza e l’ordine devono prevalere, e questo significa dire basta a chi non merita di chiamarsi italiano.
Identificati i membri di una gang che, tra rapine e pestaggi, erano diventati il terrore dei partecipanti alle feste private organizzate nei locali di Treviso: sono 3 ventenni e 5 minorenni, tutti “ITALIANI DI SECONDA GENERAZIONE”
Ieri, 14 febbraio, è iniziato il processo contro una banda di teppisti, italiani di seconda generazione, che hanno seminato il caos nelle feste private. Questi delinquenti si infilavano nei locali solo per creare disordini e, nel peggiore dei casi, per compiere rapine.
Rapinato e picchiato ad un party, a processo la “baby gang” che terrorizzava il Montello
Un gruppo di giovani, sia minorenni che maggiorenni, che si divertiva a rovinare feste e a fare a botte. Il 14 febbraio ha avuto luogo la prima udienza per questa “baby gang” che ha seminato il terrore nelle feste private nella zona del Montello. L’evento in questione è accaduto l’8 maggio 2022 alla Montello Country House di Crocetta, dove tre maggiorenni e tre minorenni hanno scatenato una rissa per poi passare alla rapina e al pestaggio delle vittime.
I teppisti, tutti italiani di seconda generazione, sono: Islam Zeqiri, 21 anni da San Biagio di Callalta, Fabion Abdishahi, 22 anni da Montebelluna, e Carlo Terente Hanting, anch’esso da Montebelluna, difesi dagli avvocati Paolo Pastre, Paolo Salandin e Chiara Chianon.
La rissa sarebbe iniziata per un banale spintone, trasformandosi in una rapina quando uno dei partecipanti alla festa ha avuto il suo bicchiere rovesciato addosso. Un membro della banda, con fare aggressivo, ha sfidato la vittima, e con l’aiuto di altri tre minorenni, hanno iniziato a picchiare sia lui che un suo amico intervenuto in aiuto. Hanno poi strappato la collanina alla vittima, tentando anche di prendere l’orologio.
Il deejay del party, accorgendosi del trambusto, ha acceso le luci e spento la musica, disperdendo la banda. Ma grazie ai profili Instagram, i colpevoli sono stati riconosciuti e denunciati dai carabinieri.
Il punto interessante è quello dei nomi degli avvocati difensori: quando inizierà la caccia ai collaborazionisti?
giusto, gli avvocati che difendono questi delinquenti devono essere immediatamente espulsi dall’ordine!