Già liberi i teppisti rossi che hanno assaltato banchetto di destra: tutti a festeggiare nel centro sociale occupato
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Padova teatro di un atto di violenza che ha messo in luce non solo l’arroganza dei gruppi estremisti di sinistra, ma anche la vergognosa connivenza dei media e delle toghe.
CasaPound ha organizzato un banchetto informativo nel magnifico Prato della Valle, una delle piazze più iconiche d’Italia. L’obiettivo era discutere della remigrazione di clandestini, criminali e immigrati, un tema che, nonostante possa suscitare dibattito, non giustifica in alcun modo l’aggressione che è seguita.
Dal nulla, come comparse in uno spettacolo di violenza, sono arrivati oltre venti attivisti del centro sociale Pedro, armati di bastoni. Un’aggressione in piena regola, anzi, una vera e propria spedizione punitiva contro quattro giovani di CasaPound. Il risultato? Un ragazzo di destra finisce in ospedale, con il rischio di perdere un occhio, operato oggi, mentre la sua salute resta incerta.
Chi lo ha aggredito, invece, libero.
Al mattino, con altri ventuno compagni, assalta quattro ragazzi di CasaPound, che stavano semplicemente esercitando il loro diritto di espressione su un tema controverso ma legittimo.
Identificato e portato in questura, l’attivista si trova momentaneamente fermato dalle forze dell’ordine.
Parte il vittimismo antifascista, con striscioni “inclusivi” che cercano di rovesciare la narrativa, dipingendo gli aggressori come le vittime.
Arrestato ma subito rilasciato, insieme ad altri due compagni, dimostra come per alcuni la giustizia abbia occhi bendati solo per chi non è di sinistra.
Alla sera, festeggia all’interno del centro sociale occupato, come se nulla fosse successo, celebrando l’aggressione come una vittoria contro il “fascismo”.
Questo episodio mette in luce una realtà sconcertante: i media mainstream, spesso accecati da un pregiudizio ideologico, minimizzano o ignorano tali atti di violenza quando commessi da chi si autodefinisce antifascista. Le toghe, poi, sembrano più preoccupate di non offendere certi gruppi che di garantire giustizia vera e imparziale.
È ora di chiedere a gran voce dove sia finita l’imparzialità dei media e la giustizia uguale per tutti. È inaccettabile che in un paese democratico come l’Italia, la violenza venga giustificata o trattata con guanti di velluto solo perché chi la commette ha un’etichetta “progressista”. L’aggressione, il tentativo di mutilazione, non possono essere tollerati o scusati in nome di un’ideologia.
Chiediamo giustizia vera, non quella a intermittenza che sembra valere solo per i “buoni” di turno. E ai media chiediamo di fare il loro lavoro, raccontare i fatti senza filtri ideologici, perché solo così possiamo sperare in una società che non tolleri più la violenza di strada, a prescindere dal colore politico.
Buonasera direttore @fcancellato, ci sarebbe da fare un’inchiesta con giornalisti infiltrati al centro sociale occupato Pedro di Padova. https://t.co/qtibV5cpE7
— Francesca Totolo (@fratotolo2) February 16, 2025
“Libertà per tuttre ltre compagntre antifascisttre arrestattre* cosa cazzo vorrebbe significare, a parte che sono tutti coglioni?
MA ANDATEVENE AFFANCULO TUTTI!