Una rete di buonisti italiani aiuta i terroristi islamici ad uccidere: complici di Allah
Related Articles
La Vergogna dell’Umanitarismo: ONG e Associazioni Complici del Terrore in Europa
L’Italia e tutta l’Europa sono sotto attacco, non solo dai terroristi islamici che sbarcano clandestinamente sulle nostre coste, ma anche da una rete di organizzazioni non governative (ONG) e associazioni umanitarie che, con la scusa della solidarietà, favoriscono l’ingresso e la permanenza di questi criminali. È ora di denunciare questa complicità e chiedere che giustizia sia fatta.
Elenco dei Terroristi Sbarcati in Italia:
Anis Amri: Tunisino, sbarcato a Lampedusa nel 2011, responsabile della strage al mercatino di Natale di Berlino nel 2016, dove ha ucciso 12 persone. Radicalizzato in carcere italiano, ha potuto poi agire in Germania.
Brahim Aoussaoui: Tunisino, arrivato a Lampedusa nel 2020, autore dell’attacco alla basilica di Notre-Dame a Nizza, uccidendo tre persone. Dopo aver ricevuto un foglio di via in Italia, è riuscito a raggiungere la Francia.
Abdesalem Lassoued: Tunisino, sbarcato in Sicilia, autore dell’attacco a Bruxelles nel 2023, dove ha ucciso due turisti svedesi. Ha vissuto in Italia prima di spostarsi in Belgio.
Ahmed Hanachi: Tunisino, transitato per l’Italia, autore dell’attacco a Marsiglia nel 2017, dove ha ucciso due persone. Ha vissuto ad Aprilia, località legata anche ad Anis Amri.
Khaled Babouri: Tunisino, implicato in attività terroristiche con legami jihadisti, sbarcato in Italia.
Lakhdar Benrabah: Tunisino, coinvolto in attività terroristiche, sbarcato in Italia.
Sagou Gouno Kassogue: Maliano, sbarcato a Pozzallo nel 2016, autore dell’attacco alla Gare de Lyon di Parigi nel 2024, accoltellando tre persone.
Farhad Noori: Afgano, sbarcato in Calabria nel 2016, autore dell’attentato a Monaco di Baviera nel 2025, con legami alla radicalizzazione islamica.
Adam Harun: Nigeriano nato in Arabia Saudita, sbarcato a Lampedusa, combattente di Al Qaeda, condannato negli Stati Uniti.
Mohamed Lahaouiej Bouhlel: Tunisino, transitato per l’Italia, autore della strage di Nizza nel 2016, uccidendo 84 persone.
Abdeslam Salah: Belga di origine marocchina, transitato per Bari, unico sopravvissuto della cellula del Bataclan a Parigi nel 2015.
Nouruddine Chouchane: Tunisino, vissuto a Novara, considerato la mente della strage al museo del Bardo a Tunisi nel 2015.
Queste persone, tutte sbarcate o transitate per l’Italia, hanno potuto perpetrare atti terroristici in tutta Europa grazie all’assistenza e alla complicità, anche se involontaria, di ONG e associazioni umanitarie che non distinguono tra chi è in cerca di una vita migliore e chi intende distruggerla.
Indagine su una Rete di Aiuto ai Clandestini
Un’inchiesta recente ha rivelato l’esistenza di una rete che facilita l’ingresso e la permanenza di clandestini, tra cui potenziali terroristi, in Italia. Un clandestino africano istantaneamente assurto alla celebrità mediatica, e altri suoi connazionali sono sotto inchiesta per aver favorito l’immigrazione clandestina. Le indagini si estendono anche a figure come don barcone, un sacerdote coinvolto con la ONG di un noto pregiudicato, che potrebbe aver giocato un ruolo chiave nel supporto logistico e operativo ai migranti.
L’operato di queste ONG, sotto la maschera della solidarietà, ha portato a un aumento del rischio terroristico in Europa. Questi “umanitari” si rendono complici di ogni attacco commesso da quegli individui che hanno aiutato a raggiungere le nostre città. Non si tratta solo di accoglienza; si tratta di sicurezza nazionale compromessa e di vite umane in pericolo.
È tempo che l’Europa apra gli occhi: le ONG non sono solo salvatori in mare; sono, anche se involontariamente, complici nel facilitare la diffusione del terrore. È necessario chiedere conto a queste organizzazioni, indagare a fondo le loro operazioni e garantire che non siano più uno strumento per la penetrazione degli estremisti. La giustizia deve essere fatta non solo per punire i terroristi ma anche per denunciare chi, consapevolmente o meno, ha permesso loro di agire.
Il bello è che alzano subito la voce se gli fai notare che sono cretini perchè hanno PAURA di noi altri e sperano di spaventarci; ricordatevelo se dovete affrontarli, hanno PAURA di noi perchè capiscono istintivamente di non essere alla nostra altezza…