Seconde generazioni: voleva farsi saltare in aria tra italiani
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Il Vero Volto dell’Integrazione: Un “Neonazista” Islamico di Seconda Generazione
L’Italia è sotto attacco dall’interno, e il nemico è tra noi, tra i cosiddetti “italiani di seconda generazione”. L’arresto di un 15enne a Bolzano, descritto come un neonazista, è stato camuffato dalla sinistra per adattarsi alla loro narrazione, ma la verità è molto più inquietante: si tratta di un terrorista islamico, figlio di immigrati mussulmani, pronto a sacrificarsi per lo Stato Islamico.
Il “neonazista” 15enne arrestato a Bolzano?
È un “italiano di seconda generazione” figlio di islamici, pronto al martirio per lo Stato Islamico.
N.B. Consiglio ai partigiani dell’@Anpinazionale di informarsi meglio prima di sproloquiare sulla “re-migrazione” e di una… pic.twitter.com/6HR7xbAaVc
— Francesca Totolo (@fratotolo2) February 17, 2025
Questo ragazzo, perfettamente “integrato” – parla italiano e tedesco – ha dimostrato quanto sia fallimentare il concetto di integrazione. Non è un suprematista bianco, come vorrebbero farci credere, ma un esempio vivente dell’odio islamico che si coltiva nelle nostre città. Il suo neonazismo è solo una maschera per il suo vero obiettivo: la distruzione dell’Occidente, nutrito da mesi di indottrinamento su social e chat oscure.
Nonostante la sorveglianza delle autorità, questo giovane terrorista islamico era già pronto a compiere attentati, a costruire bombe e a uccidere, tutto per dimostrare la sua lealtà a un gruppo internazionale satanista e neonazista, ma con radici profondamente islamiche. Il suo materiale, sequestrato, includeva filmati di decapitazioni dello Stato Islamico e ricerche su come si sente un martire durante un attacco suicida.
La sinistra continua a promuovere l’integrazione e lo ius soli, ignorando i pericoli che questi “nuovi italiani” rappresentano. Questo ragazzo, nato e cresciuto qui, ha dimostrato che l’integrazione è solo una scusa per permettere a terroristi di crescere tra noi, pronti a colpire quando meno ce lo aspettiamo.
È evidente che l’immigrazione di seconda generazione non solo non ha portato beneficio ma ha creato un terreno fertile per il radicalismo. Questi giovani, con tutte le opportunità offerte dall’Italia, scelgono di abbracciare l’odio e la distruzione. La nostra generosità è stata sfruttata, trasformando le nostre città in incubatrici di terroristi.
È ora di dirlo chiaramente: l’integrazione è un fallimento. Non possiamo più permetterci di accogliere e dare diritti a chi poi ci ripaga con il terrore. L’Italia deve svegliarsi e riconoscere il pericolo che ha accolto tra le sue braccia. Serve una politica di rimpatrio massiccio e la fine delle illusioni sull’integrazione. I nostri figli meritano un futuro sicuro, non di vivere nella paura di chi è nato qui ma non condivide i nostri valori, né rispetta la nostra civiltà.
Ma dai! Il nazista era un baluba?
E soliti bravi giornalisti di sinistra che devono dire solo la verità erano andati a spasso?
MA ANDATEVENE AFFANCULO!