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È inaccettabile che il nostro Paese continui a subire passivamente questa invasione, mentre le istituzioni sembrano incapaci di reagire con la necessaria fermezza. Durante la recente Conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia, dedicata alle linee guida per il contrasto all’immigrazione irregolare, è emerso con chiarezza un allarme che non può più essere ignorato: serve un’azione durissima e immediata. Alla presenza della premier Giorgia Meloni e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, è stato dato un forte input a prefetti e questori per intensificare i rimpatri dei migranti irregolari, ma questo non basta.

I dati parlano chiaro e sono agghiaccianti: gli stranieri irregolari mostrano una tendenza alla criminalità nettamente superiore rispetto ai regolari e agli italiani. Non si tratta di pregiudizi, ma di numeri che evidenziano una realtà insostenibile. Questi clandestini, spesso privi di documenti e di qualsiasi controllo, rappresentano una bomba a orologeria per la nostra società, alimentando insicurezza, degrado e violenza nelle nostre città. Non possiamo più permetterci di tollerare questa situazione: è ora di agire con decisione e senza compromessi.

Basta con le mezze misure e le soluzioni blande. Chiediamo una militarizzazione totale dei rimpatri: che si utilizzino aerei militari per riportare questi individui nei loro Paesi d’origine, senza indugi né eccezioni. Non possiamo continuare a trattare i clandestini come ospiti indesiderati da gestire con buonismo ipocrita; devono essere considerati una minaccia da neutralizzare. Proponiamo la creazione di grandi basi militari dove i migranti irregolari vengano detenuti in attesa del rimpatrio, sotto stretto controllo delle forze armate. Queste strutture devono essere luoghi di massima sicurezza, lontane dai centri abitati, dove non ci sia spazio per fughe o resistenze.

L’Italia non può più essere il ventre molle d’Europa, sfruttata da trafficanti di esseri umani e da un sistema globale che ci ha indeboliti. La globalizzazione ci ha già privati di risorse e competenze, trasferite in Cina, e ora ci lascia esposti a un’immigrazione selvaggia che erode la nostra sovranità. È il momento di dire basta: rimpatri forzati, militarizzazione delle operazioni e detenzione in basi militari sono l’unica risposta possibile per proteggere il nostro Paese e il futuro dei nostri cittadini. Ogni giorno di ritardo è un giorno in più di rischio per la nostra sicurezza nazionale. Agiamo ora, con pugno di ferro, o sarà troppo tardi.

Italia Sotto Assedio: Invasione Criminale degli Immigrati