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La UE e il Grande Inganno: 1,5 Miliardi alle ONG per l’Agenda di Bruxelles

L’Unione Europea ha deciso di giocare pesante: 1,5 miliardi di euro stanziati per finanziare le ONG, quei tentacoli operativi di un’agenda centralizzata che vuole plasmare le coscienze e soffocare le identità nazionali. Multiculturalismo forzato, ideologia woke e linguaggio inclusivo: questi sono i pilastri di una propaganda che Bruxelles spaccia per “valori europei”, ma che in realtà serve a consolidare il suo potere e a zittire ogni dissenso. Altro che democrazia: siamo di fronte a una sorta di USAID in salsa europea, un colossale meccanismo di controllo mascherato da beneficenza.

I Soldi dei Contribuenti per un’Agenda Antinazionale

I 1,5 miliardi non cadono dal cielo: sono i soldi dei contribuenti italiani, tedeschi, francesi e di tutti gli altri cittadini europei, spremuti da tasse e burocrazia. E per cosa? Per finanziare organizzazioni non governative che, lungi dall’essere indipendenti, agiscono come braccio armato delle élite di Bruxelles. Il loro compito? Promuovere un’Europa senza confini, senza radici, dove la diversità culturale viene sacrificata sull’altare di un’omogeneità ideologica imposta dall’alto. Multiculturalismo a senso unico, dove l’unica cultura che deve cedere è quella dei popoli europei; wokeismo militante, che censura il buon senso in nome di una presunta giustizia sociale; linguaggio inclusivo, che stravolge le lingue nazionali per compiacere una minoranza rumorosa. È un attacco frontale alla nostra storia, alla nostra identità, al nostro modo di vivere.

Una USAID Europea: Colonialismo Interno

Non è un caso che il parallelo con l’USAID venga spontaneo. Proprio come l’agenzia americana usava i fondi per esportare l’influenza del deep state Washington nel mondo, la UE sta costruendo una macchina simile per colonizzare i propri Stati membri. Le ONG, con i loro bilanci gonfiati dai miliardi europei, non rispondono ai cittadini, ma ai burocrati non eletti di Bruxelles. Sono loro a dettare l’agenda: finanziare campagne contro i “populismi” (leggi: chiunque osi criticare l’UE), spingere per l’accoglienza indiscriminata di migranti, indoctrinare i giovani con il verbo del politically correct. È un colonialismo interno, un’occupazione culturale che non usa carri armati, ma euro e propaganda.

L’Ipocrisia dei “Valori Europei”

Ci raccontano che questi 1,5 miliardi servono a promuovere i “valori europei”. Ma quali valori? La libertà di parola è ormai un ricordo, soffocata da censure e accuse di “hate speech” a chiunque dissenta. La sovranità nazionale è un concetto obsoleto per chi sogna un superstato europeo. E la solidarietà? Solo un pretesto per trasferire ricchezza dai contribuenti ai soliti noti: le ONG amiche, spesso legate a doppio filo con lobby e interessi globalisti. Altro che Europa dei popoli: questa è l’Europa delle élite, un progetto distopico dove i cittadini sono ridotti a pedine di un gioco che non possono controllare.

Il Silenzio Complice e il Tradimento degli Stati Membri

E mentre Bruxelles elargisce miliardi alle sue truppe di terra, i governi nazionali tacciono o, peggio, si genuflettono. Troppo spesso, leader pavidi o conniventi lasciano che i fondi europei finanzino la distruzione delle loro stesse culture. In Italia, ad esempio, vediamo ONG che usano questi soldi per sostenere l’immigrazione clandestina, mentre le periferie affogano nel degrado e i cittadini chiedono sicurezza. È un tradimento su scala continentale: i nostri soldi usati contro di noi, per un’agenda che nessuno ha mai votato.

Basta Finanziare la Propria Distruzione

È ora di dire basta. Quei 1,5 miliardi potrebbero essere investiti in sanità, infrastrutture, lavoro – cose che servono davvero ai cittadini europei. Invece, la UE preferisce spenderli per indottrinare, dividere e indebolire. Smantellare questo sistema significa tagliare i fondi alle ONG parassitarie e riportare il potere decisionale agli Stati nazionali. Non abbiamo bisogno di un’USAID europea che ci dica come pensare, parlare o vivere. L’Europa vera non è quella di Bruxelles: è quella dei popoli, delle nazioni, delle differenze che non vogliamo vedere cancellate da un’ideologia sterile e totalitaria.

La UE, con i suoi miliardi e la sua arroganza, sta dichiarando guerra alla nostra libertà. Ma i popoli non sono obbligati a piegarsi: possiamo ancora ribellarci, riprenderci i nostri soldi e il nostro futuro. Altro che multiculturalismo e woke: il vero valore europeo è la resistenza a chi vuole omologarci.

Alle #ONG, 1,5 miliardi di euro della #UE per promuovere l’agenda di Bruxelles, tra multiculturalismo, woke e linguaggio inclusivo.

Una sorta di USAID in salsa europea.@giubileif pic.twitter.com/rQQNrR8rTV

— Francesca Totolo (@fratotolo2) February 18, 2025