Italiani scaraventati dalle finestre e uccisi: immigrati si prendono le loro case

V
By V febbraio 19, 2025 23:35

Italiani scaraventati dalle finestre e uccisi: immigrati si prendono le loro case

Livorno, italiani scaraventati dalle finestre: dopo Denny Magina, muore la testimone Giada Norfini. Basta immigrazione selvaggia

Livorno è un mattatoio per gli italiani, una città dove le case popolari sono diventate patiboli per chi osa viverci. Dopo la tragica fine di Denny Magina, 29 anni, precipitato dal quarto piano nel 2022, ora tocca a Giada Norfini, 39 anni, testimone nel processo per il suo omicidio, volare giù nello stesso modo da un palazzo alle Sorgenti. E prima ancora, si parla di un anziano gettato nel vuoto da tunisini che volevano la sua casa. Non sono incidenti, ma il risultato di un’immigrazione di massa che ha trasformato i quartieri in ghetti di violenza e morte. Gli italiani muoiono, e i responsabili sono sempre gli stessi: stranieri che occupano, spacciano, uccidono.

Denny Magina: la prima vittima di un sistema marcio

Denny Magina, 29 anni, è morto il 22 agosto 2022, precipitando dal quarto piano di un appartamento popolare occupato abusivamente in via Giordano Bruno, a Livorno. Non un suicidio, come qualcuno voleva far credere, ma un omicidio preterintenzionale, secondo la Procura. L’accusato è Hamed Hamza, un tunisino di 34 anni con precedenti per spaccio, noto come “il pugile”. Quella notte, in una stanza trasformata in centrale di droga, Hamza avrebbe colpito Denny con un pugno al volto durante una lite, facendolo cadere all’indietro dalla finestra aperta. Le tracce del suo DNA sui pantaloni di Denny e un anello insanguinato lo hanno incastrato. Arrestato a marzo 2024, è stato scarcerato per un cavillo tecnico, solo per essere pestato in strada pochi giorni dopo, il 1° aprile, da un gruppo di dieci persone. Giustizia privata o vendetta, il messaggio è chiaro: i livornesi sono stanchi.

Giada Norfini: testimone sacrificata

Giada Norfini, 39 anni, originaria del quartiere La Rosa e residente in una casa popolare alle Sorgenti, avrebbe dovuto testimoniare ieri, 7 febbraio 2025, al processo contro Hamza e Ben Nossra davanti alla Corte d’Assise di Livorno, presieduta da Luciano Costantini. Citata dal pm Giuseppe Rizzo, non era un teste chiave, ma la sua voce avrebbe fatto luce su quella notte maledetta. Non è mai arrivata in tribunale: l’udienza è slittata per un impedimento del difensore di Hamza, e Giada è stata trovata morta, precipitata dal quarto piano del suo palazzo in un freddo pomeriggio di inizio febbraio. Le circostanze sono ancora da chiarire, ma il dubbio è atroce: incidente o intimidazione? Un’altra italiana caduta, un altro silenzio imposto in una città ostaggio di chi non dovrebbe essere qui.

Un anziano e un pattern di terrore

Prima di loro, si racconta di un anziano, scaraventato dalla finestra da tunisini che volevano occupare la sua casa popolare. I dettagli sono vaghi, ma il copione si ripete: immigrati, spesso irregolari, che si impossessano di spazi non loro, usando la forza contro chi resiste. Via Giordano Bruno, le Sorgenti, i quartieri popolari di Livorno sono campi di battaglia dove gli italiani vengono sacrificati. Non è fatalità, è un’invasione che miete vittime, trasformando le finestre in ghigliottine per chi osa restare.

L’immigrazione uccide, Livorno muore

Non c’è più spazio per il buonismo. Denny Magina, Giada Norfini, l’anziano: sono italiani uccisi da un sistema che ha aperto le porte a spacciatori, violenti, occupanti abusivi. Tunisini come Hamza e Ben Nossra, nordafricani, est europei: le case popolari di Livorno pullulano di stranieri che dettano legge, mentre le autorità balbettano e i processi si arenano. Il 17 febbraio, quando riprenderà il processo per Denny, Giada non ci sarà: un’altra vita spezzata, un’altra sconfitta per chi chiede giustizia. E il messaggio è chiaro: chi testimonia rischia tutto.

Blocco totale e pulizia: ora o mai più

Livorno non può essere un cimitero di italiani, un luogo dove si muore lanciati dalle finestre solo perché si è nati qui. Basta con l’immigrazione, regolare o clandestina: serve un blocco totale, frontiere sigillate, rimpatri di massa. Rastrellamenti nelle case popolari, espulsioni immediate per chi delinque, sgomberi senza pietà. Gli italiani meritano di vivere, non di cadere nel vuoto. Denny, Giada, l’anziano gridano vendetta: riprendiamoci Livorno, riprendiamoci l’Italia, prima che altre finestre si tingano di sangue.

Italiani scaraventati dalle finestre e uccisi: immigrati si prendono le loro case ultima modifica: 2025-02-19T23:35:27+00:00 da V
V
By V febbraio 19, 2025 23:35
Write a comment

1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell febbraio 20, 10:22

    Livorno la rossa… e ci ha fatto i soldi quel gondone di spinelli, il console dei portuali…

    Reply to this comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*