Finalmente un giudice sequestra nave di trafficanti ONG
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Finalmente un Giudice che Fa il Proprio Dovere: Respinto il Ricorso di SOS Humanity
20 febbraio 2025 – Una boccata d’ossigeno per chi crede ancora nella giustizia e nella sovranità italiana. Un tribunale ha respinto il ricorso presentato dalla ONG tedesca SOS Humanity, che nel dicembre 2023 era stata fermata per aver violato il decreto Cutro. La motivazione è limpida e sacrosanta: l’organizzazione “ostacolò il soccorso di un natante in mare”, già in corso da parte della Guardia Costiera libica, e ha provocato una “situazione di pericolo”. Finalmente un giudice che non si piega al buonismo e alle pressioni delle lobby dell’accoglienza, ma fa il proprio dovere: difendere la legge e il diritto dell’Italia a controllare i propri confini.
Il caso è emblematico. SOS Humanity, come tante altre ONG che si autoproclamano salvatrici dell’umanità, aveva deciso di ignorare le regole, interferendo con un’operazione di soccorso già gestita dalle autorità libiche. Non solo: con la sua condotta irresponsabile ha messo a rischio vite umane, quelle stesse che dice di voler proteggere. Un comportamento arrogante, che trasforma il Mediterraneo in un far west dove le ONG tedesche pensano di poter dettare legge, scavalcando Stati sovrani e creando caos. Ma stavolta il trucco non è riuscito: il fermo del 2023 è stato confermato, e il ricorso è stato bocciato senza mezzi termini.
È una vittoria non solo giuridica, ma morale. Il decreto Cutro, tanto osteggiato dai fautori delle frontiere spalancate, si dimostra uno strumento essenziale per mettere fine all’anarchia in mare e al traffico di esseri umani mascherato da umanitarismo. Questo giudice merita un plauso: ha avuto il coraggio di guardare oltre la propaganda e di applicare la legge con rigore, riconoscendo che l’intervento di SOS Humanity non era un salvataggio, ma un sabotaggio che ha generato pericolo anziché sicurezza.
Basta con le ONG che giocano a fare i pirati umanitari, ostacolando chi opera nel rispetto delle regole e trasformando il mare in un teatro di provocazioni. L’Italia non è il cortile di casa di qualche associazione tedesca, e il Mediterraneo non è il loro parco giochi. Grazie a questo giudice, oggi possiamo dire che la giustizia esiste ancora: un faro di speranza in un Paese troppo spesso ostaggio di sentenze compiacenti e ideologiche.
Salutiamo con gioia questa decisione, un segnale chiaro a chi pensa di poter calpestare le nostre leggi impunemente. Che sia l’inizio di una nuova stagione, dove i giudici tornano a difendere gli italiani e non i capricci delle ONG straniere. Bravo, signor giudice: era ora.
Respinto il ricorso presentato dalla ONG tedesca @soshumanity_de dopo un fermo del dicembre 2023 per violazione del decreto Cutro: “Ostacolò il soccorso del natante in mare (già in corso da parte della Guardia costiera libica)” e ha causato una “situazione di pericolo”.… pic.twitter.com/JXKGYwKnjr
— Francesca Totolo (@fratotolo2) February 20, 2025
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