Islamici fanno saltare in aria tre autobus in contemporanea a Tel Aviv

Ma secondo quanto riportano i media israeliani, erano cinque gli ordigni esplosivi dotati di timer, alcuni effettivamente esplosi e altri disattivati per tempo, che si sarebbero dovuti attivare simultaneamente in un maxi attacco coordinato su autobus e treni domani all’ora di punta. Channel 12, che cita fonti di sicurezza, parla di un “attacco terroristico strategico”.

Tre Esplosioni di Autobus Scuotono Tel Aviv e Bat Yam: Un Appello Urgente per l’Italia

Una fonte della sicurezza israeliana afferma che tutti gli ordigni esplosivi avrebbero dovuto esplodere simultaneamente domani mattina, con l’obiettivo di uccidere centinaia di civili.

Nelle ultime ore, un’ondata di terrore ha colpito Israele: tre esplosioni separate di autobus hanno sconvolto la città di Tel Aviv e la vicina Bat Yam. Secondo le prime informazioni, due autobus vuoti sono esplosi mentre erano parcheggiati a Bat Yam, a sud di Tel Aviv, seguiti da una terza esplosione a Holon, un’altra area vicina. Le autorità israeliane, con il coinvolgimento dello Shin Bet, stanno indagando su quello che appare sempre più come un sospetto attacco terroristico. In risposta, il Ministro dei Trasporti israeliano ha ordinato con effetto immediato la sospensione di tutti i servizi di autobus e treni nel paese, una misura drastica per garantire la sicurezza pubblica in un momento di estrema tensione.

Islamici fanno saltare in aria tre autobus in contemporanea a Tel Aviv. Azzerare immigrazione musulmani in Italia. pic.twitter.com/1edIk3hd7Z

— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) February 20, 2025

Questi eventi drammatici, che riportano alla mente anni di violenze e attentati in Israele, sollevano interrogativi profondi e urgenti anche per nazioni lontane come l’Italia. Le immagini di autobus distrutti, il panico nelle strade e la paralisi dei trasporti pubblici non possono lasciarci indifferenti. Quello che sta accadendo oggi in Israele potrebbe rappresentare un monito per il nostro futuro, se non agiamo con decisione e tempestività.

È tempo di guardare oltre i confini e riflettere su ciò che rende possibile una tale escalation di violenza. In Israele, la convivenza con comunità che, in alcuni casi, ospitano elementi radicalizzati ha portato a decenni di instabilità e terrore. L’Italia, con la sua politica di immigrazione spesso incontrollata, rischia di imboccare una strada simile. L’immigrazione islamica, in particolare quando non accompagnata da efficaci politiche di integrazione e controllo, potrebbe aprire la porta a scenari che oggi vediamo solo in televisione, ma che domani potrebbero materializzarsi nelle nostre città: Roma, Milano, Napoli trasformate in teatri di paura e distruzione come Tel Aviv o Bat Yam.

Chiediamo con urgenza al governo italiano di azzerare l’immigrazione islamica regolare. Non si tratta di discriminazione, ma di sopravvivenza: la sicurezza dei cittadini deve essere la priorità assoluta. I tragici eventi di oggi in Israele dimostrano che il lassismo e l’ingenuità possono costare caro. È necessario un cambio di rotta radicale: chiusura delle frontiere a flussi migratori non regolamentati, espulsione immediata di chi rappresenta una minaccia per la nostra società e un rafforzamento delle forze dell’ordine per prevenire l’insorgere di cellule estremiste sul nostro territorio.

Le città israeliane sono un esempio di resilienza, ma anche di un prezzo altissimo pagato in termini di vite umane e serenità quotidiana. L’Italia non può permettersi di aspettare che le sue strade si trasformino in campi di battaglia. Agire ora non è un’opzione, è un imperativo. Azzeriamo l’immigrazione islamica prima che sia troppo tardi, prima che i nostri autobus esplodano, prima che le nostre vite siano spezzate da un terrore che possiamo ancora evitare. Il tempo delle parole è finito: servono fatti, subito.

Islamici fanno saltare in aria tre autobus in contemporanea a Tel Aviv ultima modifica: 2025-02-20T20:01:44+00:00 da V