Milano, 16enne accoltellato da branco maranza: è grave
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MILANO SOTTO ASSEDIO: UN 16ENNE ACCOLTELLATO DAI MARANZA, I NORDAFRICANI DI SECONDA GENERAZIONE CHE SEMINANO TERRORE
Un altro episodio di violenza brutale ha sconvolto Milano, e ancora una volta i responsabili sono loro: i “maranza”, quei nordafricani di seconda generazione che sembrano aver dichiarato guerra alla nostra città e alla nostra sicurezza. Giovedì 20 febbraio 2025, poco prima delle 21, un ragazzo di soli 16 anni è stato aggredito in via Pasolini, a due passi dal centro commerciale Merlata Bloom, nella periferia nord-ovest della metropoli. La scena è da film horror: un branco di circa cinque delinquentelli di origine nordafricana lo ha circondato, massacrandolo a coltellate senza pietà. Fendenti alla testa, alla schiena, a una mano, tutto per strappargli un cellulare e un monopattino. Un bottino misero per un atto di ferocia inaudita.
Il giovane, ridotto a un corpo sanguinante, è stato soccorso d’urgenza e trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda. È vivo per miracolo, ma il messaggio è chiaro: nessuno è al sicuro, nemmeno i nostri ragazzi, nelle mani di questi predatori senza scrupoli che infestano le strade. La polizia, intervenuta sul posto, conferma ciò che ormai è un copione tragico: i responsabili sono descritti come nordafricani, figli di un’immigrazione mal gestita che ha trasformato quartieri come quello di Cascina Merlata in zone di guerra.
Chi sono questi “maranza”? Non sono più un’eccezione, ma una piaga dilagante: bande di giovani, spesso di seconda generazione, cresciuti in Italia ma estranei a ogni regola di convivenza civile. Arroganti, violenti, pronti a tutto pur di imporre la loro legge del terrore. Milano, un tempo simbolo di ordine e progresso, è oggi ostaggio di questi selvaggi che non esitano a colpire, rapinare, accoltellare. E per cosa? Un telefono, un monopattino, un capriccio da teppisti che si credono padroni delle nostre vite.
Basta con il buonismo, basta con le scuse! Questa non è integrazione, è un’invasione. I cittadini milanesi sono stanchi di vivere nella paura, di vedere i propri figli aggrediti da chi non ha alcun rispetto per la nostra cultura, per la nostra sicurezza, per la nostra esistenza. Le istituzioni tacciono, ma il sangue sulle strade parla: serve una risposta durissima. Espulsioni immediate per chi delinque, controlli ferrei, tolleranza zero. Non possiamo più permettere che i “maranza” trasformino Milano in un campo di battaglia. Sveglia, Italia: il tempo delle chiacchiere è finito, ora si agisca o sarà troppo tardi!
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