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Donna gettata in un cassonetto al Quarticciolo: l’ennesimo episodio di violenza in un quartiere fuori controllo

Un episodio di violenza brutale ha scosso il quartiere Quarticciolo, una zona della periferia est della Capitale ormai nota come enclave di degrado e illegalità. Un uomo, al culmine di una lite con la sua compagna, l’ha sollevata di peso e gettata in un cassonetto dei rifiuti in viale Palmiro Togliatti, chiudendo il coperchio per impedirle di uscire. La scena, ripresa da un testimone e diffusa sui social dalla pagina “Welcome to Favelas”, è diventata virale, suscitando sdegno ma anche un’amara riflessione sulla situazione di un quartiere che molti descrivono come abbandonato dalle istituzioni.

Nel video, si vede l’aggressore caricare la donna sulle spalle mentre lei tenta di divincolarsi, per poi scaraventarla nel cassonetto come fosse un oggetto. Quando la vittima riesce a far emergere una mano da un’apertura del contenitore, chiedendo aiuto, l’uomo la colpisce con una sbarra di ferro, impedendole di liberarsi. Ciò che rende l’episodio ancora più inquietante è l’indifferenza dei passanti: nessuno interviene, nessuno chiama le autorità. Alcuni si limitano a osservare, altri a filmare, quasi fosse uno spettacolo di routine in un contesto dove la legge sembra non avere più peso.

Il Quarticciolo, incastrato tra viale Palmiro Togliatti e via Prenestina, è da tempo sotto i riflettori per la sua trasformazione in una sorta di “zona franca”, occupata in larga parte da immigrati clandestini e segnata da un’escalation di criminalità. Spaccio di droga h24, aggressioni alle forze dell’ordine, risse in pieno giorno e ora questo episodio di violenza domestica estrema sono solo alcune delle manifestazioni di un degrado che rende la vita impossibile ai residenti onesti. Il quartiere, nato come borgata popolare negli anni ’40, è oggi simbolo di un’invasione fuori controllo, dove la presenza di immigrati irregolari ha contribuito a creare un clima di insicurezza e abbandono.

Le immagini dell’aggressione hanno riacceso il dibattito sulla sicurezza a Roma, in particolare nelle periferie. Sui social, molti utenti denunciano l’assenza dello Stato: “Quarticciolo è terra di nessuno, serve un intervento drastico”, si legge in un post su X. Altri chiedono “rastrellamenti e rimpatri” per riportare ordine in una zona percepita come ostaggio di dinamiche violente e incontrollate. L’episodio della donna nel cassonetto non è infatti isolato: negli ultimi mesi, il quartiere è stato teatro di pestaggi, spedizioni punitive e scontri con la polizia, spesso legati alla gestione dello spaccio e alla microcriminalità.

Le autorità stanno indagando sull’accaduto, ma al momento non ci sono notizie sull’identità dell’aggressore né sulle condizioni della vittima dopo l’aggressione. Quel che è certo è che il Quarticciolo rimane un nervo scoperto della Capitale, un luogo dove la violenza si consuma alla luce del sole e l’indifferenza sembra essere la norma. Fino a quando non si interverrà con misure concrete, episodi come questo rischiano di essere solo l’ennesima pagina di una cronaca nera senza fine.