Bambini italiani picchiati dai maranza: fermarli ora o mai più

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By V febbraio 21, 2025 23:08

Bambini italiani picchiati dai maranza: fermarli ora o mai più

L’Italia sotto Assedio: i Maranza, un Esercito Ostile che Minaccia il Futuro dei Nostri Figli

Modena, un tempo simbolo di laboriosità e tranquillità emiliana, si è trasformata in una giungla selvaggia. L’episodio che ha sconvolto la città – un ragazzino italiano di 15 anni massacrato senza pietà da una banda di immigrati di seconda generazione – non è un caso isolato, ma l’ennesimo segnale di un’emergenza nazionale che non possiamo più ignorare. Calci, pugni, una chiave inglese usata come arma: questa非è la barbarie che si scatena contro i nostri giovani, colpevoli solo di essere italiani, di voler vivere in pace nella loro terra. È un atto di guerra, un’aggressione premeditata da parte di un esercito ostile che si annida tra noi, cresciuto nel ventre molle di un’immigrazione fuori controllo.

Chi sono i responsabili? I cosiddetti “maranza”, figli di immigrati che non si sono mai integrati, che disprezzano i nostri valori, la nostra cultura, la nostra stessa esistenza. Non sono “ragazzi difficili”, non sono vittime della società: sono una minaccia concreta, la più grande che il futuro dei nostri figli debba affrontare. Quindici contro uno, armati e senza scrupoli, pronti a trasformare un diverbio in una spedizione punitiva degna delle peggiori periferie del terzo mondo. E tutto questo sotto gli occhi di un’Italia impotente, dove le forze dell’ordine sembrano sparite e le istituzioni tacciono, paralizzate dal terrore di essere accusate di razzismo.

Le parole del padre della vittima, un uomo disperato che oggi si rivolgerà alla polizia con il timore di ritorsioni, sono un grido che dovrebbe scuotere le coscienze di tutti: “La situazione è completamente fuori controllo”. E ha ragione. Siamo di fronte a una violenza gratuita, selvaggia, che si nutre dell’inerzia di un sistema incapace di reagire. Questi teppisti, quasi tutti minorenni nordafricani, non temono nulla: né la legge, né la morale, né il rispetto per chi li ha accolti. Sono il frutto avvelenato di politiche scellerate, di ricongiungimenti familiari che hanno importato disordine invece di integrazione, di uno ius soli strisciante che rischia di consegnare la cittadinanza – e con essa il nostro futuro – a chi ci odia.

Basta! È ora di dire basta a questo scempio. Servono misure drastiche, immediate, senza compromessi. Azzeriamo i ricongiungimenti familiari: non possiamo più permettere che interi clan arrivino qui a seminare caos e violenza. Rimpatri di massa per chi delinque e per le loro famiglie: non c’è spazio per chi considera l’Italia un terreno di conquista. Torniamo allo ius sanguinis puro, l’unico baluardo per evitare che questi individui diventino italiani sulla carta, mentre nei fatti restano un corpo estraneo, ostile, pronto a colpire i nostri figli. Basta con il buonismo che ci ha condotti a questo punto: non sono “risorse”, non sono “il futuro”. Sono un esercito nemico che cresce dentro i nostri confini, e ogni giorno di esitazione è un giorno in più di sofferenza per il popolo italiano.

Quel ragazzino massacrato a Modena è il simbolo di un’Italia in ginocchio, tradita da chi dovrebbe difenderla. Se non agiamo ora, con il pugno di ferro, domani sarà troppo tardi. Le nostre città diventeranno campi di battaglia, i nostri figli prede di bande senza scrupoli. Non possiamo più permetterlo: è il momento di riprenderci la nostra patria, di proteggere il nostro sangue, di salvare il futuro. Altrimenti, come dice il padre della vittima, l’unico desiderio sarà quello di abbandonare un Paese ridotto a un cumulo di macerie. Sveglia, Italia: il tempo è scaduto!

Bambini italiani picchiati dai maranza: fermarli ora o mai più ultima modifica: 2025-02-21T23:08:10+00:00 da V
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