Italia, se esci di casa i maranza ti accoltellano

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By V febbraio 22, 2025 13:49

Italia, se esci di casa i maranza ti accoltellano

ITALIA SOTTO ATTACCO: GLI IMMIGRATI DI SECONDA GENERAZIONE E L’ONDATA DI VIOLENZA CHE CI STA TRAVOLGENDO!

L’Italia è in ginocchio, e non è un’esagerazione. Le nostre città, un tempo sicure e accoglienti, sono diventate il palcoscenico di un’ondata di violenza senza precedenti, spesso perpetrata da immigrati di seconda generazione e da giovani stranieri che sembrano considerare il nostro Paese una terra senza legge. Tre episodi recenti, da Milano a Modena fino a Padova, dipingono un quadro allarmante: siamo di fronte a una deriva criminale che minaccia la nostra sicurezza e il nostro futuro. È tempo di aprire gli occhi e agire, prima che sia troppo tardi!

Milano: una coltellata al fianco per un gesto di coraggio. Nella notte tra venerdì e sabato, in viale Romagna, un giovane spagnolo di 22 anni, studente Erasmus, è stato accoltellato al fianco sinistro da una gang di nordafricani. Il suo unico “errore”? Aver tentato di difendere un amico da una rapina. Il gruppo, descritto come composto da 4-5 giovani di origine nordafricana, ha aggredito gli studenti per strappare una collanina d’oro, ferendo il coraggioso 22enne con un fendente. La ferita, per fortuna superficiale, è stata suturata al Fatebenefratelli, ma il messaggio è chiaro: a Milano, anche una serata tra amici può trasformarsi in un incubo. Questi non sono “casi isolati”, ma il frutto di un’immigrazione mal gestita che ha lasciato crescere generazioni di giovani senza radici, senza rispetto e senza paura delle conseguenze.

Modena: la recidiva di un 14enne “italiano di seconda generazione”. A Modena, la situazione è altrettanto fuori controllo. Un ragazzo di 14 anni, già sottoposto a una misura cautelare per far parte di una baby gang responsabile di rapine aggravate e lesioni a studenti minorenni, ha colpito ancora. Questo minore, uno dei tre “italiani di seconda generazione” di una banda composta da ragazzi tra i 14 e i 17 anni (insieme a due stranieri), non si è fermato nonostante i provvedimenti: ha commesso un’altra rapina ed è stato finalmente spedito in comunità. Ma ci chiediamo: perché si è arrivati a questo punto? Come è possibile che un 14enne, nato e cresciuto in Italia, si trasformi in un delinquente seriale? La risposta è scomoda ma evidente: l’integrazione è fallita, e questi giovani, figli di immigrati, stanno diventando una minaccia interna che il sistema non riesce a contenere.

Padova: coltellate per un “no” alla cocaina. A Padova, la violenza assume tinte ancora più cupe. Un ragazzo albanese è stato aggredito e accoltellato da tre 18enni tunisini, di cui due clandestini, solo perché si è rifiutato di comprare cocaina da loro. L’episodio, brutale e senza senso, dimostra come la criminalità legata all’immigrazione non si limiti a rapine, ma si intrecci con lo spaccio e la sopraffazione. Tre giovani, di cui due entrati illegalmente in Italia, hanno deciso che un semplice “no” meritasse una punizione a colpi di coltello. È questa la società che vogliamo? Un Paese dove la droga e la violenza dettano legge, e dove i cittadini onesti sono alla mercé di chi non ha nulla da perdere?

Un grido d’allarme: stop al buonismo, serve una svolta! Questi tre casi, avvenuti in poche settimane, sono solo la punta dell’iceberg. A Milano, Modena e Padova vediamo lo stesso schema: giovani immigrati o di seconda generazione, spesso nordafricani o stranieri, che agiscono in bande, armati di coltelli, senza paura della giustizia. Non è razzismo evidenziare un problema reale: è l’integrazione fallita, il lassismo delle istituzioni e l’incapacità di controllare i flussi migratori che ci hanno portato a questo punto. Gli “italiani di seconda generazione” come il 14enne di Modena non sono un’eccezione, ma un segnale di quanto il tessuto sociale stia cedendo sotto il peso di una multiculturalità imposta e mai gestita.

Cosa vogliamo lasciare ai nostri figli? Un’Italia dove uscire di casa significa rischiare la vita? Dove difendere un amico o dire “no” a uno spacciatore può costare una coltellata? Il tempo delle chiacchiere è finito. Serve una politica dura: rimpatri immediati per i clandestini delinquenti, pene severe per i minori che commettono reati, e un ripensamento totale delle politiche migratorie. Gli immigrati di seconda generazione che scelgono la via del crimine non sono “vittime della società”, ma autori consapevoli di atti che ci stanno portando al collasso.
Svegliamoci, italiani! La violenza sta dilagando, e il futuro del nostro Paese è appeso a un filo. Non possiamo più permetterci di ignorare il problema o di nasconderlo sotto il tappeto del politicamente corretto. È ora di dire basta e di riprenderci le nostre città, prima che l’Italia diventi irriconoscibile. La sicurezza non è un lusso, è un diritto: difendiamolo!

Italia, se esci di casa i maranza ti accoltellano ultima modifica: 2025-02-22T13:49:25+00:00 da V
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By V febbraio 22, 2025 13:49
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell febbraio 22, 16:52

    Il problema sta più in alto: avete sentito parlare di questa aggressione da parte dei baluba in tv, questa una delle qualsiasi altre centinaia di atti di violenza commessi dai baluba?

    La risposta è “raramente”.

    E’ morto il baluba cadendo mentre scappava dalla pùla?

    E’ morto l’altro baluba ucciso da chi stava rapinando?

    Queste sono le aggressioni fasciste da denunciare, secondo loro, e l’unico commento non può essere altro che MA ANDATE AFFANCULO!

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