Elezioni Germania: AfD vola al 20 per cento, sinistra crolla e governo difficile
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Oggi è domenica 23 febbraio 2025, e sono le 18:06 CET mentre scrivo. I seggi per le elezioni federali tedesche si sono chiusi alle 18:00, quindi gli exit poll sono appena stati pubblicati.
Exit poll aggiornati (ore 18:00 CET, 23 febbraio 2025):
CDU/CSU (Unione): 29% – Prima forza, Friedrich Merz verso la cancelleria.
AfD: 20% – Solido secondo posto, risultato storico per l’estrema destra.
SPD: 16% – Crollo per il partito di Olaf Scholz, tra i peggiori della sua storia recente.
Verdi: 12,5% – In leggera discesa ma sopra la soglia del 5%.
Die Linke: 8,5% – Estrema sinistra DDR sopra il 5%, rientra in Parlamento con un buon recupero.
BSW (Sahra Wagenknecht): 5% – Balla sulla soglia, entrerebbe come outsider.
FDP: 5% – Balla sulla 5%, a rischio esclusione dal Bundestag.
Dettagli e contesto:
Fonte dei dati: Questi numeri provengono dagli exit poll ufficiali di ARD (Das Erste) e ZDF, rilasciati subito dopo la chiusura dei seggi alle 18:00. Sono basati su interviste a campione agli elettori all’uscita dai seggi e sono considerati molto affidabili, anche se soggetti a lievi aggiustamenti con le proiezioni successive.
Affluenza: Alle 14:00 era al 52%, e le stime finali suggeriscono un 70-72% rispetto al 76,6% del 2021, ma i dati definitivi arriveranno più tardi.
Implicazioni: La CDU è prima solo grazie all’unione con la CSU e non raggiunge la maggioranza assoluta (316 seggi su 630). Una coalizione è inevitabile, probabilmente con Verdi o SPD. L’AfD, pur forte, resta esclusa da ogni alleanza per il “cordone sanitario” degli altri partiti. A meno che la CDU/CSU non decida di fare le cose sul serio.
Forza AfD!
Speriamo continui a crescere e che un guiorno possa governare.
Nauseante e antidemocratico questo sporco “cordone sanitario messo su da sinistra e altri partiti!
Secondo l’ansa l’AFD è in mano ad una lesbica, detto con un tono tale da contraddire tutte le coglionate gender fin qui propinate.
OT: vi ricordate quando, subito prima di sdoganare i froci, le pubblicità telefoniche parlavano di “all inclusive”?
Avrà stato Putin, senz’altro…