Minore sbarca a Lampedusa e dopo 50 denunce accoltella un ragazzo a Udine – VIDEO
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UDINE NEL CAOS: UN MINORE STRANIERO ACCOLTELLA E LA LEGGE ZAMPA LO PROTEGGE – BASTA SCROCCONI E BUONISTI!
Un altro accoltellamento, un altro schiaffo alla sicurezza degli italiani! Nella notte tra sabato e domenica, alle 4 del mattino, un minore straniero non accompagnato – che “doveva trovarsi nella struttura preposta già a partire dalle 22” – era fuori da una discoteca in via Tavagnacco a Udine, coinvolto in un’aggressione che ha lasciato un 26enne egiziano in gravi condizioni. Questo delinquentello, già noto alle forze dell’ordine con oltre 50 segnalazioni, è il frutto marcio della Legge Zampa, che coccola questi scrocconi mantenuti dai contribuenti invece di rispedirli a casa. E la Legge Vita? Una barzelletta che non li rimpatria nemmeno se stuprano o uccidono. Cosa aspettiamo ancora? Azzeriamo questa follia!
Un minore criminale, libero di colpire. “Alle 4 del mattino il minore non poteva trovarsi fuori”, e invece eccolo a zonzo, a piantare coltelli nella schiena di un altro immigrato. Risultato? Un 26enne in ospedale, la città nel panico, e il prefetto Domenico Lione costretto a correre ai ripari con controlli nelle strutture di accoglienza. “Alle 4 non poteva essere fuori”, dice Lione. E allora perché c’era? Perché la Legge Zampa lo protegge, lo vizia, lo tiene qui a nostre spese – uno dei 23mila minori non accompagnati che ci costa un occhio della testa – invece di buttarlo fuori al primo crimine. Cinquanta segnalazioni dalla Hanna House, e ancora gira libero: è questa l’Italia che vogliamo?
La vicenda nel video numero 3:
Maranza fuori controllo. Assaltano case, auto e passanti in diverse città italiane. pic.twitter.com/Hsiej3JHxY
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) February 24, 2025
La farsa dell’accoglienza. E poi ci sono i buonisti, i Gasparin di turno, che parlano di “integrazione” e “formazione professionale” mentre i cittadini tremano. L’assessore Stefano Gasparin si riempie la bocca di parole: “Il presunto aggressore è un minore straniero non accompagnato, affidato a un altro Comune e dunque non di competenza amministrativa di Udine. Si tratta dello stesso giovane già coinvolto nell’accoltellamento avvenuto lo scorso anno in centro città. Parliamo di un soggetto noto alle autorità, che continua a trovarsi sul nostro territorio per disposizione del Tribunale, nonostante le oltre 50 segnalazioni presentate nei mesi scorsi dalla struttura di accoglienza Hanna House”.
“Il vero problema è che il sistema normativo nazionale non fornisce strumenti adeguati per gestire casi come questo”, prosegue Gasparin. Ma di cosa parla? Questo minore non accompagnato, già coinvolto in un altro accoltellamento l’anno scorso, è la prova che i loro “servizi” sono un fallimento totale. Non è integrazione, è delinquenza finanziata! 140mila adulti e 23mila minori vivono nei centri di accoglienza, mantenuti da noi, e ci ripagano con coltelli e sangue. La Zampa li accoglie, la Vita li lascia qui anche se violentano e ammazzano: un sistema marcio che ci sta finendo.
Basta con i piagnistei dei sinistroidi! Chi difende questi “poveri minori” è un ipocrita o un folle. “Storie difficili”, “vissuti traumatici”, ci dicono i radical chic. E allora? Devono sfogarsi accoltellando italiani? La verità è che sono scrocconi che sbarcano qui per fare i comodi loro, protetti da leggi assurde che li trattano come principini invece di rimandarli nei loro Paesi. La Legge Zampa è una vergogna, la Legge Vita un insulto: un minore che accoltella non merita accoglienza, merita un calcio nel sedere e un biglietto di ritorno. Altro che “verifica generale sul rispetto delle normative, a partire dall’obbligo che i ragazzi siano rientrati nelle strutture entro le 22” – qui serve una rivoluzione!
Azzeriamo tutto, ora! Il governo si muova: abolite la Legge Zampa, riscrivete la Legge Vita, smantellate i centri di accoglienza che ci costano miliardi per allevare criminali. Fuori questi 163mila parassiti – minori o no – che ci dissanguano e ci minacciano. Udine non può essere un Far West perché qualche sinistrato vuole “integrare” chi ci odia. Meloni, Lione, Gasparin: finitela con le chiacchiere, fate qualcosa! “Se non si interviene con modifiche concrete alla normativa vigente, episodi di violenza continueranno a verificarsi, mettendo a rischio la sicurezza delle nostre città”, dice Gasparin. Gli italiani non vogliono più vedere sangue per colpa di questi mantenuti. Respinti, rimpatriati, cacciati – prima che sia troppo tardi!
Italiani, svegliamoci! Questo minore egiziano è la goccia che fa traboccare il vaso. “Accogliamo con favore la decisione del prefetto di avviare una fase di verifica sui giovani che non rispettano le regole delle comunità e che sono già stati segnalati alle Forze dell’Ordine. È un passo necessario per comprendere la portata del fenomeno e rafforzare il monitoraggio sul territorio”, chiude Gasparin. Ma non possiamo vivere con la paura che un “ospite” dei centri ci accoltelli per strada. Basta scrocconi, basta buonisti, basta leggi che ci legano le mani. Udine è nostra, l’Italia è nostra: riprendiamocela, con le unghie e con i denti se serve!
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