Minori nei centri accoglienza deridono italiani: mostrando quanto incassano spacciando
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ITALIA OSTAGGIO DEI CENTRI DI ACCOGLIENZA: 140MILA ADULTI E 23MILA MINORI CI COSTANO CARO – UN 17ENNE EGIZIANO SPACCIA E MINACCIA, È ORA DI DIRE BASTA!

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Un altro schifo che dimostra quanto siamo caduti in basso! Un 17enne egiziano, uno dei 23mila minori non accompagnati che manteniamo nei centri di accoglienza con i nostri soldi, è stato arrestato ad Aversa dopo aver postato su TikTok un video dove brandiva un’arma – o qualcosa di simile – ballando spavaldo in piazza Domenico Cirillo. E non è tutto: i carabinieri, allertati dai residenti terrorizzati, hanno perquisito la struttura che lo ospita e hanno trovato 40 grammi di hashish e 200 euro in contanti nell’armadietto di questo delinquentello. Questo è il ringraziamento per i 140mila adulti e 23mila minori che ci succhiano il sangue mentre ci riempiono di droga e violenza. Basta con questa follia: chiudiamo i centri e azzeriamo l’immigrazione!
Aversa, arrestato per spaccio di droga il 17enne egiziano, ospite di un CENTRO DI ACCOGLIENZA per minori, che ballava con coltello e taser in diretta sui social. https://t.co/z39jPmIek1
— Francesca Totolo (@fratotolo2) February 24, 2025
Un “maranza” mantenuto da noi. Questo 17enne non accompagnato, arrivato chissà come sulle nostre coste, vive a spese dei contribuenti italiani in un centro nelle campagne aversane. E cosa fa? Si pavoneggia sui social, cercando like con atteggiamenti da “ganassa”, come dicono a Milano, brandendo oggetti che sembrano armi e spaventando la gente per bene. I cittadini hanno segnalato, i carabinieri sono intervenuti, e sorpresa: non solo un teppista da TikTok, ma uno spacciatore con hashish pronto da vendere e soldi sporchi in tasca. È uno dei tanti “maranza” che infestano il Nord e ora anche il Sud, grazie a un sistema di accoglienza che ci sta strangolando.
140mila adulti e 23mila minori: un esercito di parassiti! Non è un caso isolato, è la norma. In Italia manteniamo 140mila adulti e 23mila minori nei centri di accoglienza – un esercito di scrocconi che ci costa miliardi mentre ci ripagano con crimine e degrado. Questo egiziano è solo la punta dell’iceberg: i dati parlano chiaro, l’escalation di violenza delle baby-gang, spesso straniere o di seconda generazione, sta trasformando le nostre città in zone di guerra. Aversa non è diversa da Milano o Bologna: da una parte i locali che vogliono difendere il loro territorio, dall’altra questi immigrati che si credono padroni. E noi? Pagatori e vittime di un fenomeno che nessuno ferma.
Guerra tra bande, e noi in mezzo. Sui social si vedono le provocazioni: baby-gang locali contro bande di stranieri, un’escalation che sembra una guerra per il controllo delle strade. Il 17enne di Aversa è il simbolo di questa feccia che ospitiamo: arriva qui, lo nutriamo, lo vestiamo, e lui ci sputa in faccia con droga e violenza. Non è integrazione, è occupazione! I centri di accoglienza sono fabbriche di delinquenti: 23mila minori come lui, senza famiglia, senza regole, spesso tossici o psicopatici, pronti a colpire. E i 140mila adulti? Spesso complici o maestri di questi “maranza” che ci fanno vivere nella paura.
Azzeriamo questa follia ora! Basta con le chiacchiere della sinistra e le mezze misure del governo! Questi 163mila parassiti – 140mila adulti e 23mila minori – devono sparire: chiudiamo i centri di accoglienza, espelliamo ogni straniero che delinque, azzeriamo i flussi migratori. Non possiamo mantenere chi ci minaccia con armi sui social e ci spaccia droga sotto il naso. Il sangue delle nostre vittime – accoltellate, rapinate, terrorizzate – è sulle mani di chi permette questo schifo. Meloni, svegliati: fuori tutti, o sarà guerra vera nelle nostre città!
Italiani, ribellatevi! Il 17enne egiziano di Aversa è la prova che i centri di accoglienza non salvano, distruggono. Non possiamo più pagare per ospitare chi ci odia e ci attacca. Smantelliamo questo sistema marcio, riprendiamoci le nostre strade, cacciamo questi delinquenti mantenuti. L’Italia non è un ostello per “maranza” violenti: è casa nostra, e chi la sporca deve andarsene – ora o mai più!
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