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ANCONA: UN SENEGALESE MINACCIA CON BOTTIGLIA E AGGREDISCE POLIZIOTTI – BASTA IMMIGRATI VIOLENTI, FUORI SUBITO!

Sabato sera, in piazza della Repubblica ad Ancona, davanti al teatro delle Muse, un senegalese di 35 anni ha seminato il terrore brandendo una bottiglia di vetro, intimorendo i passanti e gli avventori dei locali. All’arrivo della polizia, non contento, ha preso a calci, pugni e gomitate gli agenti, trasformando una serata tranquilla in un caos da Far West. Arrestato per violenza, minaccia, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, questo delinquente è lo stesso che la settimana scorsa ha tentato di buttarsi sotto le auto in corso Carlo Alberto e ha morso un carabiniere al porto. Eppure, era ancora libero a fare danni – chi protegge questi immigrati violenti? Basta, fuori tutti, ora!

Un’aggressione brutale senza scuse. Le telefonate al 112 sono arrivate a raffica: cittadini spaventati segnalavano un uomo “di carnagione scura” che agitava una bottiglia, pronto a colpire chiunque gli capitasse a tiro. Le Volanti intervengono, e all’inizio il senegalese finge di collaborare – ma è un trucco. Appena gli agenti si avvicinano per identificarlo, si scatena: calci, pugni, gomitate, una furia contro chi cercava di fermarlo. Già noto alle forze dell’ordine, aveva aggredito un carabiniere mordendolo e provato a farsi investire – denunciato a piede libero per resistenza, lesioni e ubriachezza molesta, ma lasciato libero di tornare a colpire. Questo è il risultato di un sistema che coccola i predatori!

Le ferite di un’Italia sotto attacco. Gli agenti, colpiti da calci e gomitate, hanno dovuto immobilizzarlo a forza – un rischio che non dovrebbero correre per colpa di un immigrato fuori controllo. La settimana prima, un carabiniere era stato morso, un morso che poteva trasmettere chissà cosa, mentre i passanti al Piano e al porto vivevano nel terrore di un pazzo che si gettava sotto le auto. E sabato? Una bottiglia di vetro minacciava vite innocenti. Da Moussa Sangare che accoltella Sharon Verzeni a questo senegalese che aggredisce agenti, l’immigrazione ci porta solo sangue e violenza – e noi la subiamo!

Una giustizia molle e tardiva. Portato in Questura e arrestato, ieri la giudice Paola Moscaroli ha convalidato l’arresto: divieto di dimora nella provincia di Ancona e nullaosta per l’espulsione – ma perché non è stato fatto prima? Il questore lo ha bandito da Ancona fino al 2029 con un foglio di via, ma dopo due aggressioni gravi era ancora qui!

Immigrati: un esercito di delinquenti. Questo senegalese è l’ennesimo esempio di un’immigrazione che ci sta distruggendo: 140mila adulti e 23mila minori nei centri di accoglienza, e tra loro spacciatori, stupratori, violenti come lui. La mafia nigeriana di Oseghale massacra Pamela Mastropietro, baby gang di seconda generazione pestano studenti a Ferrara, e ora questo – un clandestino che trasforma Ancona in un campo di battaglia. Chi lo ha lasciato qui dopo il primo morso? Chi protegge questi eserciti criminali?

Basta con le mezze misure! Il divieto di dimora è una barzelletta – espelliamo questo senegalese oggi, azzeriamo i flussi, smantelliamo i centri che ci dissanguano! Meloni, smettila di parlare e passa ai fatti: ogni immigrato violento è un coltello alla gola degli italiani. Gli agenti feriti, i passanti terrorizzati meritano giustizia, non fogli di via. Fuori tutti, ora – o il prossimo sangue sarà sulle tue mani!

Italiani, ribellatevi! Un senegalese minaccia con una bottiglia e aggredisce agenti davanti al teatro delle Muse – e noi lo lasciamo fare per settimane? Basta subire! Da Pamela a Sharon, da Varese ad Ancona, l’immigrazione ci sta massacrando. Riprendiamoci le nostre città, cacciamo questi predatori – l’Italia è nostra, non un rifugio per delinquenti!