Emergenza immigrati: assalto ai locali, se ti difendi ti cavano gli occhi
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Emergenza Immigrati: Rapine Choc nei Negozi, l’Italia Sotto Assedio – Ogni Giorno Decine di Colpi, Commercianti al Collasso
L’Italia è un Paese in ostaggio, travolto da un’ondata di violenza che non dà tregua. Ogni giorno, decine di rapine sconvolgono negozi e attività commerciali, trasformando il lavoro dei commercianti in un incubo senza fine. E non si tratta di semplici furti: questi criminali, spesso immigrati fuori controllo, non si limitano a rubare. Aggrediscono, massacrano, arrivano persino a cavare gli occhi alle vittime con una ferocia che sembra uscita da un film horror. Siamo in guerra, e nessuno sembra volerlo ammettere.
Milano, Roma, Napoli, Torino: non c’è città che si salvi. I branchi si muovono come lupi affamati, armati di coltelli, spranghe e un’arroganza che fa gelare il sangue. A Milano, un negoziante di periferia è stato aggredito da una banda di nordafricani: non contenti di svuotargli la cassa, gli hanno sfondato il cranio.
A Cremona, un barista, dipendente del locale “La Ciocco” sotto la Galleria XXV Aprile, è stato brutalmente aggredito da un gruppo di circa cinque immigrati. Secondo quanto ricostruito, il gruppo aveva iniziato a molestare alcuni clienti fuori dal pub, accendendo anche una miccia. Il 36enne è uscito per invitarli ad andarsene, dicendo “Stiamo chiudendo”, ma è stato immediatamente accerchiato. Uno degli aggressori lo ha colpito alla nuca con un bicchiere di vetro, facendolo cadere a terra. A quel punto, il branco lo ha pestato selvaggiamente con calci, pugni e anche bottiglie, concentrandosi sulla testa. Il risultato è stato devastante: l’uomo ha perso l’occhio sinistro, e i medici stanno lottando per salvare l’occhio destro, gravemente compromesso. Sopravvissuto, ma ridotto a un’ombra.
A Roma, un tabaccaio è stato preso a calci e pugni da un gruppo di “ospiti” dei centri di accoglienza, che gli hanno devastato il negozio e minacciato di morte la famiglia. A Napoli, un fruttivendolo ha visto la sua vita distrutta da immigrati che, dopo averlo rapinato, gli hanno sfregiato il viso con una lama. E queste sono solo le storie che emergono: quante altre restano sepolte nel silenzio della paura?
I numeri sono un pugno nello stomaco. Si parla di decine di rapine al giorno, un bollettino di guerra che i telegiornali minimizzano mentre i commercianti urlano disperati. Oltre 140 mila immigrati mantenuti nei centri di accoglienza – a un costo di 5 milioni di euro quotidiani, pagati da noi – e troppi di loro escono per seminare caos. Spacciatori, stupratori, ladri: i centri, anziché essere luoghi di controllo, sono serre dove cresce la delinquenza. A Bologna gestiscono droga davanti alle scuole, a Torino sfasciano auto, a Roma violentano donne indifese. E ora, questa barbarie: spappolare gli occhi alle vittime, un atto che non è più crimine, ma terrorismo puro.
Lavorare è diventato impossibile. I negozianti chiudono bottega, esausti, terrorizzati, strangolati da tasse e insicurezza. Le serrande si abbassano, le luci si spengono, e l’Italia muore sotto i colpi di chi ci odia e ci saccheggia. Basta con le chiacchiere, basta con i centri di accoglienza che sono fabbriche di mostri. Chiudiamoli, blindiamo i confini, cacciamo chi ci massacra. Se non agiamo subito, il prossimo negozio rapinato sarà il nostro, e il prossimo occhio spappolato potrebbe essere quello di qualcuno che amiamo. Sveglia, Italia: siamo in pericolo, e il tempo sta scadendo!
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