Ultimatum di Trump a Zelensky: “Firma la pace o siamo fuori”
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🇺🇸🇺🇦 #ZELENSKY RICEVUTO DA #TRUMP che lo prende subito per il culo:
"Oggi è tutto vestito elegante."😂😂😂👇👇👇 pic.twitter.com/pKcl15qRBE
— Sabrina F. (@itsmeback_) February 28, 2025
Tensione Trump-Zelensky alla Casa Bianca: un cessate il fuoco che sa di resa per l’Ucraina e l’Europa
Washington, 28 febbraio 2025 – La Casa Bianca è diventata oggi il teatro di un confronto acceso e carico di amarezza tra il presidente americano Donald Trump e il leader ucraino Volodymyr Zelensky. L’incontro, che avrebbe dovuto sancire un accordo sulle terre rare ucraine, si è trasformato in un duro scontro politico, con Trump che spinge per una pace a tutti i costi e Zelensky che si ritrova sempre più isolato, ostaggio delle sue illusioni e delle promesse vuote dell’Unione Europea. “Siamo nel mezzo, dalla parte sia di Kiev che di Mosca. Un accordo di cessate il fuoco è ragionevolmente vicino”, ha dichiarato Trump, con un tono che suona più come un ultimatum che come una rassicurazione. Ma dietro queste parole si nasconde una verità scomoda: Zelensky e l’Europa stanno perdendo, e la colpa è anche loro.
Zelensky: un leader fallito che si aggrappa a sogni irrealistici
Volodymyr Zelensky arriva a Washington con il disperato bisogno di salvare ciò che resta della sua credibilità. Ha rifiutato compromessi con Putin, ha snobbato ogni tentativo di diplomazia reale, e ora si trova con un Paese in macerie e un esercito allo stremo. La sua ostinazione a voler “vincere” contro la Russia – un obiettivo irrealistico fin dall’inizio – ha portato l’Ucraina a un punto di non ritorno. E oggi, mentre Trump lo spinge a firmare un accordo che puzza di resa, Zelensky ha il coraggio di dire: “Nessun compromesso con Putin”. Ma chi ci crede più? Ha mostrato foto di atrocità per impietosire il mondo, ma il mondo – o almeno Trump – non sembra più disposto ad ascoltare le sue suppliche da attore comico.
E poi c’è l’Europa, il suo grande sponsor. L’Unione Europea, con la sua retorica di solidarietà e i suoi miliardi di euro, ha alimentato le illusioni di Zelensky, spingendolo a una guerra che non poteva vincere. “Garanzie di sicurezza” promesse da Bruxelles, truppe di pace ventilate da Macron e Starmer: tutte chiacchiere. L’Europa non ha la forza né la volontà di opporsi a Trump o a Putin, e ora scarica sull’Ucraina il prezzo della sua impotenza. Zelensky, che si aggrappa ancora al sogno della NATO e dell’UE, non ha capito che è stato usato come pedina in un gioco più grande, e ora è stato abbandonato al suo destino.
Trump detta legge, l’Europa trema
Trump non fa mistero della sua linea: vuole la pace, sì, ma alle sue condizioni. “Kiev deve accettare compromessi”, ha ribadito, lasciando intendere che l’Ucraina potrebbe dover cedere territori e rinunciare alla NATO per sempre. L’accordo sulle terre rare – che Zelensky firmerà oggi, volente o nolente – è solo un contentino, un modo per gli Stati Uniti di spremere le risorse ucraine mentre la guerra si spegne in un cessate il fuoco che sa di sconfitta. E l’Europa? Sta a guardare, incapace di reagire. I leader europei, da Macron a von der Leyen, si riempiono la bocca di belle parole sulla “pace duratura”, ma non hanno né i mezzi né il coraggio per contrastare la strategia americana o quella russa.
L’UE ha fallito miseramente: ha pompato miliardi in aiuti a Kiev, spesso sotto forma di prestiti che l’Ucraina non potrà mai ripagare, senza mai imporre a Zelensky una strategia realistica. Ha lasciato che il conflitto si trascinasse, illudendo l’Ucraina di poter resistere a oltranza, mentre Putin consolidava le sue posizioni. E ora, con Trump che tira i fili e Mosca che gongola, l’Europa si ritrova con un pugno di mosche: nessuna influenza sul tavolo della pace, un’Ucraina distrutta e un’immagine di debolezza che peserà per anni.
Una lezione da imparare: basta illusioni
Questo incontro alla Casa Bianca è la resa dei conti. Zelensky, con la sua arroganza e il suo rifiuto della realtà, ha condannato il suo popolo a una sofferenza inutile. L’Unione Europea, con la sua politica esitante e ipocrita, ha dimostrato di non essere all’altezza delle sfide globali. Trump, piaccia o no, sta imponendo la sua visione: una pace pragmatica, forse cinica, che mette fine al conflitto ma lascia l’Ucraina mutilata e l’Europa umiliata. È ora di smetterla con le favole: Zelensky deve andarsene, e l’UE deve svegliarsi. Continuare a sostenerlo è solo un modo per prolungare l’agonia di un progetto fallito. La pace è vicina, sì, ma sarà una pace amara – e la colpa è soprattutto di chi ha creduto che bastassero parole e soldi per fermare Putin.
Ottimo. Articolo condivisibile in ogni singolo punto
Il comico non ha più soldati e l Europa chi manda? Le bande dei froci travestiti a fare sfilate degli orgogliosi nel prenderlo in culo? quello vordi in italiano gay prade
La vonderpippendira vada lei e si porti indietro la culona e l orso srekke… Oggi hanno detto che ci danno 200 euro…. In tre mesi
Mo si che semo rikki,! se sta sguattera avesse cervello si metterebbe d accordo con Putin e torneremmo a pagare le bollette a prezzi ragionevoli, la grande statista de sti cojoni